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Perchè conviene scegliere un’agenzia immobiliare che collabora

Quando stai cercando una nuova casa, il processo può sembrare scoraggiante.

Devi trovare il quartiere giusto.. la casa giusta.. negoziare un accordo.. C’è molto da destreggiarsi!

Ecco dove, un agente immobiliare preparato e collaborativo, può tornare utile. Ma non tutti gli agenti sono uguali.

Chi è e cosa fa un Agente Immobiliare collaborativo?

Un Agente Immobiliare che collabora è un professionista del settore “casa” che mette le tue esigenze al primo posto, vuole assicurarsi che tu sia soddisfatto del tuo acquisto e non guarda solo al profitto.

Un Agente Immobiliare collaborativo lavorerà con te come tuo partner, non è solo qualcuno che sta cercando di venderti una casa.

Ti aiuterà a trovare la casa giusta e ti guiderà attraverso l’intero processo, dalla ricerca del finanziamento alla chiusura della vendita.

Sarà lì per te anche dopo la vendita, aiutandoti con tutto ciò di cui potrai avere bisogno, perchè l’acquisto di una casa non si conclude sempre con il “rogito“.

Scegliere quindi un’agenzia immobiliare collaborativa vale la pena perché ti aiuterà con tutte le tue esigenze immobiliari, impegnandosi a fornire un servizio di qualità e ad supportarti in tutte le tue esigenze per raggiungere gli obiettivi che desideri.

Ti forniranno informazioni, risorse e supporto durante il processo di acquisto o di vendita.

Perché la collaborazione è importante nel settore immobiliare

Quando si vende o si acquista una casa, avere un professionista immobiliare esperto al proprio fianco è “banalmente” fondamentale.

Tuttavia, lavorare con un solo agente può essere limitante, territorio di azione limitato, portfolio clienti/acquirenti ristretto alla sola agenzia, immobili disponibili selezionabili solo in quelli per cui ha ricevuto il mandato, ecc ecc…

Ma scegliendo un’agenzia immobiliare che collabora, ottieni il meglio di entrambi i mondi: l’esperienza di un agente locale unita alla portata nazionale di un gruppo che lavora in sinergia.

Sono molte le ragioni per considerare di collaborare con più di un agente immobiliare quando si acquista o si vende casa.

Provo ad elencare gli elementi fondamentali:

  • Cerchi Casa: lavorando con più agenti, avrai accesso a più proprietà tra cui scegliere;
  • Vendi Casa: Hai più potenziali acquirenti, perchè ogni agente immobiliare può gestire un numero, per quanto ampio, limitato di utenti;
  • Gli agenti, nel loro gruppo, possono condividere competenze e contatti, il che può aiutare a semplificare il processo e far vendere o acquistare la tua casa più velocemente;
  • L’utilizzo delle competenze di due o più agenti ti aiuta a proteggerti nel caso qualcosa “vada storto”.

Come riconoscere quindi un’agenzia immobiliare che collabora veramente dalle altre agenzie?

Quando si sceglie un’agenzia immobiliare collaborativa, è importante considerare alcuni fattori:

  1. L’agenzia ha una buona reputazione ed è nota per lavorare bene con altre agenzie, forse banale ma non scontato.. ;
  2. L’agenzia dispone di un sistema consolidato per lavorare con altre agenzie immobiliari. Questo sistema include una serie di procedure per la condivisione delle informazioni, come l’elenco dei dati, le suddivisioni delle commissioni e le informazioni di contatto;
  3. E’ fondamentale scegliere un’agenzia immobiliare che risponda alle tue esigenze e richieste, se ti limiti ad un agenzia sola potresti avere problemi con l’agente immobiliare che ti segue. Se cerchi in un gruppo puoi scegliere l’agente immobiliare che più ti soddisfa (Io ovviamente 🙂 );
  4. E’ importante assicurarsi che l’agenzia scelta sia in possesso dell’abilitazione professionale.

Cosa cercare in un’agenzia immobiliare collaborativa:

Un agente collaborativo è qualcuno che mette le tue esigenze al primo posto e vuole assicurarsi che tu sia soddisfatto del tuo acquisto, e non solo lui della sua provvigione.

I vantaggi della collaborazione tra agenzie immobiliare include: un migliore servizio clienti, materiali di marketing più dettagliati, personale dedicato per gestire le esigenze e accesso a offerte speciali e sconti.

Quando scegli un agente immobiliare quindi, cercane uno validato da IMMOBILI MLS.

CONCLUSIONI

Scegliere un’agenzia immobiliare che collabora (veramente) vale la pena per diversi motivi, ti consente di condividere le risorse e assicurarti che entrambe le parti ottengano il miglior servizio possibile.

In secondo luogo, le reti hanno spesso politiche etiche più rigorose rispetto alle tradizionali agenzie immobiliari, il che significa che è più probabile che trattino i clienti in modo equo ed etico.

Comprare casa a Roma: Rent to Buy vs Help to Buy. Qual è la scelta giusta per te?

Se stai cercando di comprare casa a Roma, è probabile che tu abbia sentito parlare di due opzioni popolari: il contratto di tipo Rent to Buy e quello di tipo Help to Buy.

Se invece stai cercando di vendere casa leggi qui una breve guida per farlo nel migliore dei modi

Entrambe le soluzioni offrono opportunità interessanti, ma è importante capire le differenze tra i due per fare la scelta migliore in base alle tue esigenze e alle tue finanze.

Rent to Buy: La Via Graduale al comprare casa a Roma

Il contratto immobiliare Rent to Buy, o Affitto con Riscatto, è un contratto che consente di affittare una proprietà con l’opzione di acquistarla in seguito ad un certo periodo di tempo, di solito dai 2 ai 5 anni.

Questa opzione è particolarmente adatta per coloro che vogliono sperimentare la vita in un determinato quartiere prima di impegnarsi completamente nel comprare casa a Roma.

Uno dei principali vantaggi del Rent to Buy è la flessibilità finanziaria che offre.

Non è richiesto un grande investimento iniziale, e una parte dell’affitto può essere accreditata sull’importo di acquisto finale.

Questo significa che stai costruendo un fondo per l’acquisto mentre vivi nella casa.

E’ comunque importante notare che il prezzo di acquisto potrebbe essere fissato al momento della firma del contratto o potrebbe essere determinato in seguito, a seconda degli accordi specifici.

Questo potrebbe comportare un rischio in termini di valore di mercato.

Help to Buy: L’Opzione di acquisto casa per i primi acquirenti

La tipologia immobiliare Help to Buy, d’altra parte, è un programma di assistenza governativa progettato per aiutare i primi acquirenti ad acquistare il loro primo immobile.

Questo programma offre un prestito agevolato che copre una parte del costo della casa, consentendo ai compratori di versare un acconto inferiore rispetto a quanto richiesto normalmente.

Una delle principali attrattive di Help to Buy è la possibilità di accedere a tassi di interesse più favorevoli rispetto ai prestiti tradizionali.

Questo rende l’acquisto di una casa più accessibile per coloro che potrebbero non avere risorse finanziarie significative.

E’ importante notare che l’Help to Buy è destinato principalmente ai primi acquirenti e ha limiti di reddito e di valore della proprietà.

Inoltre, il programma può variare in base al paese o alla regione.

Qual è la scelta migliore per te?

La decisione tra Rent to Buy e Help to Buy dipende dalle tue circostanze personali e dai tuoi obiettivi finanziari.

Se desideri esplorare una proprietà prima di impegnarti all’acquisto e hai la flessibilità finanziaria a breve termine, il Rent to Buy potrebbe essere la scelta giusta.

D’altra parte, se sei un primo acquirente e hai bisogno di un aiuto finanziario per superare l’acconto iniziale, l’Help to Buy potrebbe essere la soluzione ideale.

Per maggiori informazioni e per vedere gli immobili disponibili nella città di Roma e πrovincia visita il sito della mia Agenzia Immobiliare Ti Cambio Casa.

“Le agenzie immobiliari vendono veramente più velocemente dei privati? Il mio commento critico su una recente analisi”

Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi il mio commento critico su questo articolo che ho trovato sul sito de Il Sole 24 Ore:

Case, le agenzie vendono gli immobili nella metà del tempo di un privato

Prima di tutto, specifico che non voglio entrare nel merito della qualità o meno dei servizi offerti da chi ha pubblicato il report e che riconosco che questo articolo è di certo un’ottima mossa in chiave di marketing e relazioni b2b sulla quale non trovo nulla da eccepire in tal senso.

Anzi, li ammiro per la loro abilità nel creare contenuti accattivanti e persuasivi per il loro pubblico di riferimento.

Chapeau!

Analizziamo l’articolo del Sole 24 Ore

L’articolo sostiene che le agenzie immobiliari sono in grado di vendere gli immobili in metà tempo rispetto ai privati, basandosi su uno studio recente.

A prima vista, sembra un dato molto positivo per il settore immobiliare, che dimostra l’efficacia e la professionalità delle agenzie.

Tuttavia, leggendo con più attenzione, mi sono reso conto che l’articolo presenta diversi problemi e limiti, che ne minano la credibilità e la validità.

Innanzitutto, mancano i dati di riferimento e la modalità di analisi dello studio.

Non si capisce bene quali siano le fonti, il campione, il periodo e i criteri utilizzati per confrontare le vendite tra agenzie e privati.

Si parla di “media nazionale“, ma non si specifica come sia stata calcolata e quali siano le differenze regionali o locali.

Si parla di “tempo medio di vendita“, ma non si spiega come sia stato misurato e quali siano le variabili che lo influenzano (qualità dell’immobile, prezzo, zona, domanda, offerta, ecc.).

Si parla di “prezzo finale“, ma non si chiarisce se si tratta del prezzo di vendita effettivo o di quello richiesto inizialmente.

Alcune delle domande a cui non sono riuscito, al momento, a trovare risposta, forse per mia incapacità:

  • Qual è il metodo di analisi usato per calcolare i tempi medi di vendita? Si tiene conto delle differenze territoriali, delle tipologie e delle condizioni degli immobili, delle aspettative e delle esigenze dei venditori e degli acquirenti?
  • Qual è il campione di riferimento? Si tratta solo degli annunci pubblicati su un dato portale o si considerano anche altre fonti e canali di vendita? Quanti annunci sono stati effettivamente venduti e in che modo?
  • Qual è il margine di errore dello studio? Si tratta di una stima approssimativa o di una misura precisa e affidabile?
  • Qual è il contesto in cui si inserisce lo studio? Si tiene conto delle dinamiche del mercato immobiliare nel periodo considerato, caratterizzato da una forte domanda e da una scarsa offerta, che favoriscono le vendite rapide e i prezzi elevati?

In secondo luogo, l’articolo sembra avere un tono troppo favorevole alle agenzie immobiliari, senza considerare altri aspetti o punti di vista.

Si dà per scontato che le agenzie siano sempre la scelta migliore per chi vuole vendere casa, senza tenere conto dei costi, dei rischi e delle esigenze dei venditori.

Si ignora del tutto il fatto che ci siano anche delle differenze qualitative tra le agenzie immobiliari, che non tutte offrono lo stesso servizio e la stessa competenza ma non abbiamo alcun dato al riguardo.

Inoltre, l’articolo apre anche scenari di interpretazione diversa, basti pensare alla scarsa differenza di adeguamento del prezzo finale tra agenzie e privati (meno del 2%).

Questo potrebbe significare che le agenzie non sono così brave a valorizzare gli immobili o a negoziare i prezzi, oppure che i privati sono più informati e consapevoli del valore delle loro case.

Sto provando semplicemente a cambiare la prospettiva con cui si possono guardare i numeri.

Insomma, l’articolo mi ha lasciato molto perplesso e deluso. Penso che sia un esempio di come non si debba fare informazione e comunicazione nel settore immobiliare.

Spero che in futuro ci siano più articoli seri e approfonditi su questo argomento, che riguarda moltissime persone e famiglie in Italia.

In Conclusione

Una considerazione sulla categoria di cui faccio parte: l’articolo è stato condiviso con molto entusiasmo da molti agenti immobiliari sui social, ma questo aumenta la sensazione di un approccio superficiale e sensazionalistico degli agenti a un tema cruciale.

Invece di basarsi su uno studio poco chiaro e discutibile, gli agenti immobiliari dovrebbero creare una propria analisi del mercato, basata su dati reali e verificabili, e confrontarsi con i propri clienti in modo trasparente e onesto.

Sembra invece proseguire quel trend che vede la categoria mai padrona del suo destino, anzi intenta a perpetrare una forma di autoinganno e di delega ad altri del proprio ruolo professionale.

Siamo ancora lontani da una categoria che fa le sue analisi in modo autonomo e indipendente, invece di affidarsi a terzi esterni che spesso hanno interessi diversi dai nostri.

Che si tratti di società specializzate in big data analysis o di qualsiasi altro attore del mercato immobiliare, dobbiamo imparare a guardare con occhio critico e ad assumerci la responsabilità del nostro destino.

Forse l’MLS, con il suo potenziale di creare una rete di agenti immobiliari che lavorano insieme in modo più trasparente e collaborativo, potrebbe essere la risposta.

Ma prima dobbiamo imparare a essere consapevoli delle nostre esigenze e dei nostri obiettivi, e a non farsi influenzare troppo facilmente da articoli che sembrano troppo belli per essere veri.

In fondo, l’immobiliare è un settore che richiede una grande dose di realismo e pragmatismo, oltre che di creatività e flessibilità.

E se ci mettiamo tutti insieme, possiamo creare una categoria più forte e indipendente, che non si limita a seguire il vento delle tendenze del momento.

Problemi che puoi avere con gli agenti immobiliari (che non collaborano)

Gli Agenti Immobiliari che non collaborano, e che non fanno parte di una rete come quella di ImmobiliMLS, possono causare con i loro colleghi una serie di problemi per i clienti che cercano di acquistare o vendere casa.

Che tipo di problemi puoi avere?

Innanzitutto, il mancato lavoro di squadra può limitare le opzioni a disposizione dei clienti.

Se vuoi comprare casa

Gli agenti immobiliari che lavorano da soli potrebbero avere accesso solo a un numero limitato di proprietà e di contatti interessati. Questo si traduce in una riduzione della possibilità, per i clienti acquirenti, di trovare la casa dei loro sogni o di ottenere il miglior prezzo per la loro proprietà.

Se vuoi vendere casa

Il mancato lavoro di squadra può rendere più difficile per gli Agenzie immobiliari trovare acquirenti o venditori per le proprietà che rappresentano.

Se un agente immobiliare lavora da solo, potrebbe non avere accesso alla rete di contatti di altri agenti immobiliari, il che può rendere più difficile trovare acquirenti interessati alle proprietà che rappresenta.

Che tu voglia vendere o comprare casa

Il mancato lavoro di squadra può creare confusione e incertezza per i clienti.

Se un agente immobiliare lavora da solo, potrebbe non avere un supporto o una consulenza da parte di altri colleghi, il che può rendere difficile per i clienti prendere decisioni informate sull’acquisto o la vendita di una proprietà.

In conclusione

Il mancato lavoro di squadra tra gli agenti immobiliari può causare una serie di problemi per i clienti, come limitare le loro opzioni, rendere più difficile per gli agenti immobiliari trovare acquirenti o venditori e creare confusione e incertezza per i clienti.

Per offrire un servizio migliore ai clienti, gli agenti immobiliari dovrebbero lavorare insieme e collaborare per garantire che i clienti abbiano accesso a una vasta gamma di opzioni e che possano prendere decisioni informate.

Breve Guida per vendere casa

Se stai pensando di vendere la tua casa a Roma, ci sono alcuni passi che puoi seguire per rendere il processo il più semplice e proficuo possibile.

6 step per vendere casa

  1. Valutare l’immobile: Prima di tutto, è importante che tu faccia una valutazione accurata del tuo immobile. Cerca di capire quanto può essere il tuo prezzo di vendita ideale, confrontando il prezzo di case simili nella tua zona e tenendo conto delle condizioni e delle caratteristiche della tua casa.
  2. Prepara la casa: Una volta che hai una stima del prezzo di vendita, è il momento di preparare la tua casa per essere messa in vendita. Pulisci accuratamente ogni stanza, elimina il disordine e personalizza gli spazi per renderli più attraenti per i potenziali acquirenti.
  3. Crea l’annuncio di vendita: Dopo aver preparato la tua casa, è il momento di creare un annuncio di vendita. Scrivi una descrizione dettagliata e accattivante del tuo immobile, mettendo in evidenza le sue caratteristiche e i suoi punti di forza. Includi anche alcune foto professionali che mostrino la tua casa al meglio.
  4. Diffondi l’annuncio: Una volta che hai creato il tuo annuncio, è il momento di pubblicarlo sui principali siti di annunci immobiliari. In questo modo, potrai raggiungere un ampio pubblico di potenziali acquirenti.
  5. Sii professionale: Quando inizierai a ricevere richieste di visita, assicurati di essere disponibile e flessibile per concordare gli appuntamenti. Mostra la tua casa in modo professionale e rispondi alle domande dei potenziali acquirenti in modo chiaro e trasparente.
  6. Valuta le offerte: Quando riceverai un’offerta di acquisto, valuta attentamente le condizioni e confronta il prezzo con la tua stima iniziale

Per ogni ulteriore informazione sono a tua disposizione per una videoconsulenza gratuita

Le difficoltà del mercato immobiliare di Roma

Il mercato immobiliare di Roma sta attraversando un periodo di difficoltà, con una serie di sfide che stanno rendendo difficile per gli acquirenti e i venditori trovare soluzioni soddisfacenti.

Uno dei principali problemi è la scarsità di offerta data da un numero limitato di immobili disponibili sia per l’acquisto che per l’affitto.

Inoltre, i prezzi degli immobili continuano a crescere, rendendo difficile per molti trovare una casa a Roma all’interno del loro budget.

La burocrazia del mercato immobiliare di Roma

Un altro fattore che sta rendendo difficile il mercato immobiliare di Roma è la burocrazia. Trovare una casa e Roma può essere un processo lungo e complesso, con molte pratiche da seguire e documenti da presentare.

Inoltre, l’elevata tassazione sugli immobili, può essere un deterrente per chi vuole acquistare una casa a Roma.

Il turismo e le case a Roma

Il mercato immobiliare di Roma è influenzato dall’alta presenza di turisti e dalla scarsa offerta di alloggi dedicati agli studenti.

Molti proprietari di immobili preferiscono affittare le loro case ai turisti a breve termine, invece che a inquilini a lungo termine, il che può rendere difficile per gli studenti e i residenti trovare una casa nella capitale.

Nonostante queste difficoltà, il mercato immobiliare di Roma continua ad attrarre acquirenti e investitori.

La città è una delle destinazioni più popolari in Europa, con una ricca storia, arte, cultura e cibo che la rendono un luogo unico al mondo. Molti sono disposti a affrontare le sfide del mercato immobiliare per vivere in questa città straordinaria.

Cosa fare

Per superare le difficoltà del mercato immobiliare Romano, è importante che gli acquirenti e i venditori si informino accuratamente sulla situazione attuale e si rivolgano ai professionisti del settore per aiutarli nella ricerca di una soluzione adeguata, e quindi si rivolgano a agenti immobiliari mls, che possano avere un ventaglio ampio di opportunità.

E’ fondamentale che le autorità locali lavorino per ridurre la burocrazia e la tassazione degli immobili, e che si promuova una maggiore offerta di alloggi per gli studenti e i residenti.

Soltanto attraverso una collaborazione tra le diverse parti coinvolte sarà possibile superare le difficoltà date dalle sfide del mercato immobiliare di Roma.

ELEZIONI POLITICHE 2022 – I PROGRAMMI DEI PARTITI ITALIANI SUI TEMI IMMOBILIARI

Ogni volta che si svolge un’elezione importante, come quella per eleggere le nuove camere del 25 settembre 2022, assistiamo a un raffreddamento della domanda e dell’offerta nelle settimane che precedono il voto.

In Italia, il settore immobiliare è sempre un tema caldo durante le elezioni politiche.

I partiti presentano nuovi programmi o apportano modifiche a quelli esistenti che possono avere un forte impatto sui prezzi, sulla disponibilità e sullo sviluppo degli immobili.

Perchè l’elezione potrebbe avere un impatto sul mercato immobiliare?

Questo tipo di problemi rende fondamentale, per chiunque possieda o sia interessato all’acquisto di una proprietà, prestare attenzione a ciò che i politici dicono e fanno durante la stagione elettorale.

E proprio per questo si assiste ad una sorta di congelamento, in cui rallentano simultaneamente domanda e offerta (meno chiamate, meno appuntamenti, meno incarichi) nell’attesa di avere chiarezza.

Conscio di questo ho scelto di approfondire il tema andando a leggere cosa prevedono i programmi di governo dei partiti in Italia sulle tematiche legate alla casa.

Ho cercato un sunto ma non l’ho trovato, quindi ho pensato di farlo io e condividerlo con voi.

I temi sono molti e, premesso che praticamente in tutti i programmi non ci sono riferimenti chiari ai costi di quanto proposto e come ottenerli, voglio condividere con Voi, programma per programma, i punti che più mi hanno colpito e che potrebbe impattare significativamente sul mercato immobiliare.

Questa non vuole essere una guida completa ed esaustiva, ma solo un momento di condivisione, che non contiene nessuna indicazione di voto e non è a fini propagandistici.

Sarà divertente, salito al governo qualcuno di loro, andare a verificare tra qualche mese l’effettiva attuazione di quanto promesso e i relativi effetti.

Inoltre, se trovate qualcosa che desta maggiormente la vostra attenzione nei programmi elettorali, che allego qui nella descrizione, segnalatemelo e se vi va ne parliamo nei commenti.

Breve guida sulle promesse elettorali dei partiti per il mercato immobiliare

Ho preso in considerazione i partiti principali secondo le ultime rilevazioni disponibili, ammetto che voluto dedicare attenzione solo a quei programmi che personalmente, ritenevo avessero una qualche possibilità di venire attuati.

Alleanza Verdi e Sinistra

Qui il programma elettorale dell’Alleanza verdi e sinistra

Mi ha colpito il riferimento esplicito all’elettrificazione delle abitazioni, prevedono infatti, cito: ” Un piano per l’eliminazione dei combustibili fossili dalle abitazioni mediante energie rinnovabili, efficienza energetica, pompe di calore e ogni altro processo che porti all’elettrificazione completa delle abitazioni, incluso il superamento delle deroghe per l’impiego di gasolio nel riscaldamento domestico

Curioso, a mio modo di vedere, come colleghino il problema della solitudine e dell’isolamento sociale e quello dell’emergenza abitativa per gli affitti.

Propongono come soluzione ” contrastare la solitudine favorendo la socializzazione e l’aggregazione, offrendo risposte ad una fascia consistente di persone autosufficienti disponibili ad accogliere e a vivere in compagnia. Azioni da promuovere e/o incentivare: coabitazione giovani-anziani, in particolare di studenti fuori sede.

Per il problema del caro affitto, si pensa inoltre, di nuovo cito dal programma: ” proponiamo che ai Comuni sia data la facoltà di individuare la soglia massima di posti letto destinabili ad affitti brevi, comunque con un limite massimo pari al 20% della popolazione residente”.

Ancora, sul problema della mancanza di case, propone che “Vadano rifinanziati i fondi destinati a contestare gli sfratti per morosità involontaria” .

E anche che venga “creato un fondo per l’acquisizione degli immobili posti a garanzia di crediti deteriorati nel sistema bancario, al prezzo di cessione di questa categoria di NPL che aumenti il patrimonio di edilizia popolare senza aumentare cubatura“.

Qua davvero non ho capito, una volta che acquisto l’immobile pignorato saldando la banca se ci lasciano dentro l’ex proprietario esecutato o no, se qualcuno lo ha capito lo scriva pure.

Azione-Italia Viva

Qui il programma elettorale dell’Azione e Italia Viva

In questo programma elettorale non ci sono molti riferimenti alle tematiche immobiliari.

Forse, quelle più interessanti. sono:

“È necessario aumentare il numero di abitazioni con accesso alla fibra fino a casa, che ad oggi è il 26,8% dei totali accessi internet nel Mezzogiorno” (e qui si ferma).

Riguardo i rischi idrogeologici, purtroppo di estrema attualità, indica: “bisogna rendere obbligatoria l’assicurazione contro i danni da calamità naturali (oggi solo il 2% delle abitazioni ne sono coperte).”

Qui non commento ma vorrei tanto…

Riguardo il problema dei consumi energetici: “È quindi necessario aumentare il numero di case che utilizzano il teleriscaldamento (per una volumetria del 13%), prolungando la rete di 900km entro il 2030”.

Ed inoltre “costruire 250 impianti di teleriscaldamento alimentati con legno cippato nei piccoli Comuni montani”.

Ed ancora ” Occorre infine investire 1,2 miliardi di euro in centrali di biogas”.

E per concludere “realizzare un piano di azione per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico dell’edilizia pubblica”.

Nota a margine, qui dice cosa e a volte quanto costa, non ho capito come troveranno le somme, ma è un problema mio.

Forza Italia

Qui il programma elettorale di Forza Italia

Si parte con “Nessuna imposta patrimoniale su casa e risparmi” per passare a “introduzione di una tassazione unica per l’acquisto prima casa al 2%”.

Segnalano inoltre “eliminazione dell’IMU per gli immobili occupati o inagibili.” e anche “estensione della cedolare secca anche a immobili non abitativi”.

Alcune di queste proposte non è la prima volta che le sentiamo e anche qui non ho capito chiaramente dove si trovino le coperture economiche per portare avanti queste promesse elettorali.

Lega

Qui il programma elettorale della Lega

Nel loro programma mi ha incuriosito “Agevolare il trattamento dei mutui riducendo i requisiti prudenziali applicati se viene impegnato del capitale sostanziale … proposta di riduzione dei requisiti di capitale se adottata potrà permettere alle banche di abbassare sensibilmente i tassi sui mutui residenziali”.

Ora, come possano accettarlo le banche o come si possa decidere unilateralmente di far abbassare i tassi di interesse, legati ad altri elementi, non l’ho capito, ma forse devo rileggere il programma!

Sul Superbonus dicono: “Si prevede un intervento sulla misura del Superbonus che garantisca garanzie per l’accesso all’all’agevolazione fiscale per tutti i soggetti che hanno già maturato il diritto. Rendere il Superbonus più coerente e applicabile“.

La proposta è quindi di togliere il vincolo del sal al 30% per le villette e mantenere il bonus nei prossimi anni, seppur a percentuali minori , infatti dice che ” Occorre ridurre l’elevato incentivo fiscale (introducendo il contrasto di interesse) per responsabilizzare maggiormente il proprietario di casa a concorrere alla scelta di imprese migliori”

Sul tema emergenza abitativa entrano LIEVEMENTE IN ANTITESI con la Sinistra e i Verdi proponendo “l’impignorabilità della prima casa e l’immediato sgombero delle case occupate, fornendo tutela ai proprietari di immobili“.

Infine per l’IMU parlano di un ridimensionamento.

Tanti temi anche qui, ma comunque non ho trovato cenni al reperimento dei fondi.

Movimento 5 Stelle

Qui il programma elettorale del Movimento 5 Stelle

Che si desse particolarmente risalto al Superbonus era abbastanza chiaro, difatti, a tal proposito, il programma recita: “continuare a puntare sui bonus edilizi esistenti, fra cui il Superbonus 110%, e intendiamo lanciare un Piano strategico industriale di stabilizzazione delle agevolazioni dei bonus edilizi che premi chi più efficienta energeticamente il proprio edificio, i meno abbienti e chi prioritariamente migliora la struttura del fabbricato”.

In questo caso quindi addirittura un’estensione del Superbonus rispetto quanto visto fino ad ora, con l’eliminazione del vincolo del sal 30% per le villette.

Riguardo gli immobili pignorati, cito “Affitto salva casa (cartolarizzazioni sociali): Consentire alle persone sovra indebitate con la casa all’asta oggetto di procedure esecutive, di rimanere in affitto nella propria abitazione con la possibilità in futuro di poterla riacquistare

Sui mutui giovani si propone “Mutuo e affitto con riscatto per acquisto prima casa” ovvero “La proposta consente a chi ha bisogno, in accordo con la banca erogante e con il venditore dell’immobile, di utilizzare l’immobile fin da subito attraverso una locazione, erogare il 20% del prezzo dell’immobile tramite la corresponsione del canone d’affitto e riscattare l’immobile tramite mutuo ipotecario per la restante parte” citando il modello britannico.

Se ho capito bene, questa iniziativa potrebbe funzionare solo se l’immobile fosse difficilmente vendibile o venduto a un prezzo maggiore rispetto quello di mercato.

O ancora se questo attivasse una serie di incentivi fiscali per il venditore, altrimenti lo vedo solo un buon compromesso per gli inquilini che acquistano casa dal proprietario di casa che abitano, e che potrebbero occupare ancora per molti anni secondo contratto (il proprietario venderebbe comunque l’immobile occupato a un prezzo minore rispetto quello di mercato da libero).

Partito Democratico

Qui il programma elettorale del Partito Democratico

Balza agli occhi ” realizzeremo 500.000 alloggi popolari nei prossimi 10 anni” attraverso la “rigenerazione urbana“.

In merito all’emergenza abitativa per i giovani, si prevede “una dotazione di 10.000 euro, erogata al compimento dei 18 anni sulla base dell’ISEE familiare, per coprire le spese relative alla casa, all’istruzione e all’avvio di un’attività lavorativa“.

Quindi un incentivo che ammortizzi parte dei costi iniziali per i neomaggiorenni.

Ed inoltre “Aiuteremo le ragazze e i ragazzi a uscire di casa, potenziando il Fondo di garanzia mutui per la prima casa e introducendo un contributo affitti di 2.000 € per studenti e lavoratori (Under 35) in base al reddito.”

Qui rimane il dubbio, personalmente, sugli ostacoli che banche e proprietari possono avere al di là dell’incentivo, se non c’è stabilità lavorativa.

Sui bonus edilizi in vigore non ho trovato traccia in alcun punto, ma potrei sbagliare.

Fratelli d’Italia

Qui il programma elettorale di Fratelli d’Italia

Troviamo invece riferimenti ai Bonus Edilizi nell’ultimo partito che prendiamo in considerazione.

Il loro programma elettorale indica: “Bonus edilizi: salvaguardia delle situazioni in essere e riordino e armonizzazione degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili pubblici e privati

Ancora per l’emergenza abitativa dei giovani “Destinare maggiori risorse al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie di lavoratori precari

E riguardo tasse e pignoramenti:

No a nuove tasse sulla prima casa e zero tasse sui primi 100mila euro per l’acquisto della prima casa. La dimora della famiglia deve essere un bene non aggredibile: impignorabilità della prima casa, salvo i casi di mancato pagamento del mutuo ipotecario, e a patto di essere in regola con gli obblighi condominiali. Tutela della proprietà privata e sgombero immediato delle occupazioni senza titolo“.

Qui troviamo alcuni punti già trattati dalla Lega, con alcune differenze.

Mi incuriosisce molto il punto in cui scrivono ” agevolazioni fiscali per i percettori di redditi di pensione e per gli over 65 che sostengono oneri in favore di parenti under 36, diretti e indiretti, per spese (…) tra cui anche quelle per l’acquisto della prima casa“.

Questa mi sembra originale ma anche qui nessun cenno alle eventuali coperture.

In conclusione

Ho saltato alcuni elementi a volte ripetuti, citati magari nel programma elettorale di un solo partito ma riconducibili all’intera coalizione (vedi cedolare secca sui commerciali e l’accordo quadro di governo del centro destra).

Questa non vuole essere una guida definitiva sui programmi elettorali ma solo fornire degli spunti di riflessione e la possibilità per chi, come me, è interessato al settore immobiliare ma non ha tempo o voglia di leggersi tutti i programmi, di avere una sintesi dei punti di interesse per il settore.

Come ho specificato più volte molto spesso mancano indicazioni sulle coperture, e non voglio entrare nel merito ma di certo con questo elenco io mi sono fatto un’idea del contesto generale, e avevo piacere di condividerlo.

Ma proprio perchè mi piace pensare al canale youtube come a una comunità che si aiuta e sostiene, se avete trovato altri spunti interessanti vi invito a farmeli presenti nei commenti, qui sul blog o sotto il video che trovate su Youtube.

Dopo le elezioni, verificheremo insieme se quanto promesso per il settore immobiliare verrà applicato, o sarà applicabile.

Collaborazione tra agenzie immobiliari

Mls Elite, una storia vera

Oggi parliamo di collaborazione tra agenti immobiliari.

In particolare, vorrei parlare di una rete di collaborazione che ritengo molto valida che è quella per la quale lavoro: MLS Elite.

Collaborazione tra agenzie immobiliari

“Noi collaboriamo e voi comprate o vendete casa meglio” è lo slogan che ci contraddistingue ed è proprio così: collaborare è una delle cose più importanti per un agente immobiliare, ha degli effetti positivi di amplificazione delle opportunità immobiliari e su questo non posso essere smentito.

Dunque, in che cosa si distingue MLS Elite, la rete di collaborazione di cui faccio parte?

Essa è una realtà aperta a dispetto di altre in quanto, tutti gli agenti immobiliari affiliati a MLS Elite hanno scelto di collaborare condividendo le possibilità di promozione quindi permettendo a tutti i colleghi della rete di fare pubblicità sugli appartamenti gestiti da qualsiasi agente immobiliare che faccia parte di MLS Elite. 

Essenzialmente c’è un atteggiamento mentale da parte degli agenti che è comunitario per cui non si ragiona a cercare di diminuire le opportunità di promozione e di vendita dell’appartamento da parte dei colleghi cosa che avviene spesso con altre agenzie.

MLS Elite è una delle pochissime, o forse l’unica rete, che ha al suo interno agenti immobiliari che sottoscrivono un regolamento accettandone verifiche e controlli.

Naturalmente ogni agente ha il suo guadagno ma nel rispetto e accettazione di regole e controlli ai quali ci si sottopone volontariamente, questo comporta una grossa garanzia a vantaggio dei clienti.

Questo specifico dettaglio nell’amministrazione della nostra rete la rende una delle più veloci ed organizzate nella conclusione di affari in Italia con la speranza che questo sia un meccanismo e una scelta sempre più condivisa anche da altri colleghi.

MLS Elite è una rete che è cresciuta e si è affermata negli anni grazie a requisiti di qualità e costanza nell’applicarli, crescendo così si è resa unica nel suo genere.

A seguire vi racconterò un episodio: una compravendita avvenuta proprio in questi giorni che vi aiuterà a comprendere la potenza di un servizio di questo genere.

MLS Elite, un esempio per capirne meglio le potenzialità

Qualche tempo fa ho preso un incarico di vendita per un appartamento, proprio durante il covid, quindi mentre tutto era bloccato, ho giusto avuto il tempo di fare l’home staging alla ripresa, sistemare l’appartamento e il 4 giugno siamo partiti con la vendita.

Questo appartamento si trova in zona Balduina ed era stato gestito precedentemente da 5 agenzie per due anni e mezzo. In questo lasso di tempo le 5 agenzie hanno fissato solo 20 visite e tutte quante alquanto inconcludenti.

Da quando ho preso l’incarico io, fortificato dalla potente rete di cui faccio parte, sono riuscito a concludere la compravendita nel giro di un mese, condividendo da subito l’annuncio e facendolo uscire più volte con tutte le agenzie del gruppo sempre nel rispetto delle regole stabilite dalla rete.

Ne sono risultate ben 39 visite in 25 giorni di cui appunto una di queste è stata accettata in questi giorni.

Il mercato immobiliare di quest’anno

Ciao sono Massimo Onofri agente immobiliare e ti presento la nuova puntata di “Un pò presto” rubrica di pillole immobiliari mattutina, nel caso in cui non avessi voglia di vedere il video ti riporto di seguito il contenuto.

Buona Lettura!

Cosa aspettarci da il mercato immobiliare nel 2022?

Il 2021 che ci siamo lasciati alle spalle è stato un anno molto importante per il mercato immobiliare ma questo 2022 che stiamo vivendo, abbiamo cominciato da poco, come sarà nel settore della compravendita degli immobili? Dobbiamo essere ottimisti o pessimisti?

Il 2021 è stato un anno molto importante con un numero di compravendite che si è attestato intorno alle 700 mila, quindi numeri molto superiori addirittura quelli pre-crisi covid-19, quindi prima dell’inizio della pandemia, addirittura si prevede che questo 2022 possa arrivare a superare quelli che erano i numeri ottenuti nel 2007 quindi prima dell’inizio della crisi dei mutui subprime.

Quindi dovremmo essere ottimisti? Io dico sì ma con prudenza.

Se andiamo ad analizzare i dati nella loro interezza e cerchiamo di dare una proiezione dobbiamo innanzitutto dire che sta cambiando in maniera repentina la domanda e quindi la richiesta si sta facendo molto esigente e, se è vero che l’anno scorso abbiamo avuto 700 mila compravendite, è vero pure che 700 mila immobili sono stati tolti dal mercato, ce ne saranno altrettanti, ma la qualità di questi immobili probabilmente sarà diversa.

Andando ad analizzare i trend del mercato immobiliare cominciamo ad avere il segno più accentuato in alcune realtà, per esempio a Milano piuttosto che Bologna, e addirittura il segno meno in alcune grandi città come Firenze e Napoli, mentre Roma è sostanzialmente stabile.

Questo che cosa vuol dire? Appunto che la domanda sta cambiando, sta diventando più esigente e ci sono delle priorità che prima venivano magari messe in secondo piano, il concetto di città in 15 minuti, andate a vedere ho fatto un video in tal proposito, diventerà sempre più importante.

Cosa dobbiamo tenere in considerazione se vogliamo comprare o vendere casa?

Probabilmente tutta una serie di servizi collegati all’universo dell’abitazione che si acquista diventano fondamentali, e qui si giocherà la partita tra un immobile e l’altro, è un elemento che dobbiamo tenere in considerazione.

Non solo, ci sono sicuramente gli incentivi sulle ristrutturazioni e vari “bonus” ed “eco bonus” da considerare, ma come potranno andare ad incidere? Probabilmente in prezzi più alti per immobili che si troveranno condizioni migliori sia come stabile che come unità immobiliare.

Però anche qua, se devo darvi una analisi rispetto ai dati che abbiamo in real time (e probabilmente siamo gli unici ad averlo) grazie alla rete di collaborazione di cui faccio parte, che analizza i dati in tempo reale e quindi non successivamente a quando arriveranno i rogiti, stiamo avendo una tempistica sempre più ridotta per la proposta d’acquisto, per immobili di qualità elevata, e stiamo assistendo quindi una contrazione dei tempi medi di permanenza sul mercato.

Però questo potrebbe andare a generare un meccanismo che già abbiamo visto altre volte nel mercato immobiliare e quindi una pretesa maggiore di richieste di prezzo da parte dei venditori, che potrebbe non andare più a impattare sulla reale sul reale valore di mercato, quindi i proprietari potrebbero cominciare a chiedere un valore più alto di quello che effettivamente, il loro immobile, riesce a valere ed ottenere dal mercato.

Questo potrebbe portare a uno stallo in alcune zone d’Italia, e sicuramente in alcune zone di Roma, che dovrebbe cristallizzare i prezzi e portare a quella contrazione che se non è una bolla vera e propria potrebbe però congelare per un momento il mercato.

Quindi cosa fare se vuoi comprare casa?

C’è sicuramente da stare molto attenti quando andate a fare un acquisto, godendo ancora delle agevolazioni e dei vantaggi che abbiamo con dei mutui a tassi di interesse effettivamente ancora estremamente concorrenziale, e che dovrebbero rimanere tali almeno per i primi sei mesi del 2022, dobbiamo comunque fare acquisti in maniera prudenziale, quindi ribadisco dobbiamo essere ottimisti ma anche prudenti, perché potremmo andare ad acquistare un appartamento che è arrivato al suo picco massimo o forse addirittura superato il suo valore di mercato in questo momento.

Dobbiamo stare molto attenti, quindi abbiamo bisogno di una consulenza e di un’azione e importante, che tenga presente di tutte le nostre motivazioni.

Se state vendendo (se vuoi vendere casa velocemente leggi qui come fare) il consiglio è quello di andare a cercare di capire, nella maniera più asettica e distaccata possibile, quale è il valore dell’immobile, andando a prendere i punti di riferimento, andando a consultarmi con chi fa questo lavoro tutti i giorni, cercando un vostro consulente di fiducia, perché mettere l’immobile ad un prezzo più alto non comporta una certezza di chiusura della compravendita in tempi accettabili o addirittura al prezzo che effettivamente potrebbe valere.

L’ho detto mille volte, il rischio quando ci mette un appartamento fuori prezzo in vendita, è quello che alla fine si realizzi addirittura meno di quello che si poteva realizzare mettendolo sul mercato ad un prezzo reale e ottenibile per tutta una serie di motivi.

Ribadisco ancora, in conclusione, sarà molto importante cercare di capire, zona per zona, là dove siete interessati ad acquistare o a vendere, quelle che saranno le tendenze e le proiezioni della domanda, quindi che tipo di richiesta avrebbe e che tipo di situazione, anche infrastrutturale ( che diventerà sempre più importante ) ha a disposizione la zona dell’immobile che state cercando o vendendo, perché con questo è riuscito a collocarvi, secondo me, con la proiezione giuste per poterlo mettere in vendita o cercare di acquistare al prezzo più corretto.

Spero che sia stato chiaro, quindi questo è un anno molto importante, che salvo situazioni che ancora non possiamo prendere in considerazione perché non si sono verificate, dovrebbe andare in questo modo, quindi con il numero di compravendite che aumentano, ma con l’inizio della cristallizzazione dei prezzi in alcune zone.

Vedremo un pò se andrà così, come si dice le previsioni vengono fatte anche per essere smentite, ma bisogna provare a mettere a disposizione quelle che sono le nostre sensazioni.

Vi ringrazio per avermi seguito fin qui, se volete ci sono sempre i soliti riferimenti per potermi contattare e farmi richieste, rispondo privatamente se riesco o se posso attraverso i mezzi pubblici e vi do appuntamento alla prossima puntata di “un po’ presto”.

Cosa vuol dire svendere un appartamento

Oggi parliamo di uno dei temi relativi al settore immobiliare tra i più frequenti, ovvero svendere un appartamento.

Cerchiamo di capire che cosa vuol dire veramente svendere e se effettivamente esiste la svendita nel settore immobiliare di che cosa si tratta.

Cosa vuol dire svendere un appartamento

Svendere vuol dire vendere al di sotto del quello che è il prezzo del mercato.

Dobbiamo stare attenti a capire se effettivamente stiamo svendendo. Se vendiamo sottocosto è un discorso, ma sottocosto a dispetto del costo attuale dell’appartamento dal momento che lo mettiamo in vendita, questo è molto importante da tenere ben presente.

È chiaro che se parliamo invece del prezzo da me desiderato a dispetto del reale valore di mercato non possiamo considerarla una svendita, ma un deprezzamento rispetto a quelle che sono le nostre aspettative ma che è incongruo rispetto alle richieste di mercato.

Il famoso discorso posso aspettare che spesso è legato al non voglio svendere bisogna prenderlo con le pinze: il tempo, infatti, non è nostro alleato e un appartamento che resta in vendita per moltissimi mesi non è più affascinante come uno listato da poco tempo, bisogna tenere presente questa problematica.

Si rischia di vendere a un prezzo diverso rispetto a quello che potevamo ottenere.

Quando si svende realmente? Quando ci sono problematiche importanti o conclamate necessità: per esempio quando è necessario ottenere una grossa somma come liquidità in maniera molto rapida per problematiche da risolvere

La svendita è psicologica

Il concetto di svendita è puramente psicologico: non esiste in realtà se non nella testa di alcuni venditori.

Vi dirò di più: potrebbe nascondere anche la celata volontà di non vendere del tutto, magari per problemi con mogli o eredi o semplicemente perché si fanno paragoni di valore con appartamenti simili.

Ve lo ribadisco vendere coerentemente al momento di mercato non è mai svendere e soprattutto se si vende per ricomprare, tutto sommato in qualsiasi momento noi vendiamo che sia di rialzo o depressione di mercato, non ci sono grossi cambi.

La svendita di per se è molto rara: vendere a prezzo di mercato contestuale non può essere considerata svendita e se proprio non siete intenzionati a scendere al prezzo che il mercato in quel momento offre meglio non mettere in vendita.