Category: News immobiliari

Cosa vuol dire svendere un appartamento

Oggi parliamo di uno dei temi relativi al settore immobiliare tra i più frequenti, ovvero svendere un appartamento.

Cerchiamo di capire che cosa vuol dire veramente svendere e se effettivamente esiste la svendita nel settore immobiliare di che cosa si tratta.

Cosa vuol dire svendere un appartamento

Svendere vuol dire vendere al di sotto del quello che è il prezzo del mercato.

Dobbiamo stare attenti a capire se effettivamente stiamo svendendo. Se vendiamo sottocosto è un discorso, ma sottocosto a dispetto del costo attuale dell’appartamento dal momento che lo mettiamo in vendita, questo è molto importante da tenere ben presente.

È chiaro che se parliamo invece del prezzo da me desiderato a dispetto del reale valore di mercato non possiamo considerarla una svendita, ma un deprezzamento rispetto a quelle che sono le nostre aspettative ma che è incongruo rispetto alle richieste di mercato.

Il famoso discorso posso aspettare che spesso è legato al non voglio svendere bisogna prenderlo con le pinze: il tempo, infatti, non è nostro alleato e un appartamento che resta in vendita per moltissimi mesi non è più affascinante come uno listato da poco tempo, bisogna tenere presente questa problematica.

Si rischia di vendere a un prezzo diverso rispetto a quello che potevamo ottenere.

Quando si svende realmente? Quando ci sono problematiche importanti o conclamate necessità: per esempio quando è necessario ottenere una grossa somma come liquidità in maniera molto rapida per problematiche da risolvere

La svendita è psicologica

Il concetto di svendita è puramente psicologico: non esiste in realtà se non nella testa di alcuni venditori.

Vi dirò di più: potrebbe nascondere anche la celata volontà di non vendere del tutto, magari per problemi con mogli o eredi o semplicemente perché si fanno paragoni di valore con appartamenti simili.

Ve lo ribadisco vendere coerentemente al momento di mercato non è mai svendere e soprattutto se si vende per ricomprare, tutto sommato in qualsiasi momento noi vendiamo che sia di rialzo o depressione di mercato, non ci sono grossi cambi.

La svendita di per se è molto rara: vendere a prezzo di mercato contestuale non può essere considerata svendita e se proprio non siete intenzionati a scendere al prezzo che il mercato in quel momento offre meglio non mettere in vendita.

Come fare foto per annunci immobiliari

Oggi affrontiamo il tema delle foto e la loro importanza negli annunci, rispetto al mercato immobiliare di qualche anno fa.

Rispetto al passato è estremamente decisivo l’impatto delle foto negli annunci: al giorno d’oggi, infatti, risulta sempre più difficile e complesso entrare in contatto con potenziali acquirenti se l’annuncio immobiliare non è corredato di foto decenti.

Mi rendo conto che non si possa parlare di foto professionali anche per i privati, ma girano sul web tantissime foto fatte in maniera decisamente amatoriale con cellulari o con macchine fotografiche dalla dubbia qualità: sappiate che quelle immagini di scarsa qualità, nella percezione iniziale, possono decisamente incidere in quanto la vista è un senso che viene ingaggiato e in quanto tale deve essere appagato.

Mettere, quindi, foto sbagliate o dettagli sgranati o non identificabili determina sicuramente la buona riuscita di una vendita.

Come fare foto per annunci immobiliari: il video

Ci sono moltissime guide, cercate di rispettarle, mi raccomando, e fate attenzione a fare foto che siano di livello ma che non nascondano eventuali problematiche dell’appartamento, questo è abbastanza ovvio.

Ultimo aspetto su cui voglio soffermarmi: le foto devono presentarsi al meglio però non devono dare una falsa impressione di quelle che sono le reali condizioni dell’appartamento, non presentate foto ritoccate come foste dei potenziali influncer di Instagram, non fate come quei modelli che sembrano essere super muscolosi e poi in realtà sono magri e ci accorgiamo poi che sono appunto solo filtri e foto ritocchi.

Andamento del mercato immobiliare

Oggi parliamo di qualcosa di già sentito ma che affronteremo frequentemente nei prossimi mesi per capire quale sarà l’andamento del mercato immobiliare post coronavirus.

Andamento del mercato immobiliare

Andiamo, quindi, ad analizzare l’andamento del mercato immobiliare post coronavirus.

Come avevo già raccontato in altri precedenti video e articoli pubblicati sul mio canale YouTube e su questo blog, si parla principalmente dell’interesse per alcune tipologie di appartamenti, come quelli senza balcone ad esempio, che va sempre più scemando.

Andamento mercato immobiliare – Novembre 2020

La domanda si sta spostando a partire dalle nuove necessità dettate dallo smart working e da prospettive che richiedono una situazione molto più snella dal punto di vista della logistica degli uffici.

Si parla nuovamente di un mercato che è quello commerciale che potrebbe avere un grosso contraccolpo, come lo ha avuto quello alberghiero che è praticamente fermo e sembra aver avuto un calo del 55% rispetto al passato.

Gli affitti sono cambiati: si parla più volentieri di contratti transitori o classici come 4+4 o 3+2.

Questi dati sono già stati visti ed affrontati ed appurati.

Ora bisogna sottolineare un punto che secondo me, e secondo i colleghi della rete di cui faccio parte, può diventare importante anche per capire dove si sta andando.

Infatti, credo che sia prematuro parlare di proiezioni definitive: l’Italia deve considerare e affrontare le conseguenze di quella che è stata la crisi da lockdown. Probabilmente, prima di allora, qualsiasi tipo di proiezione anche se interessante rischia di risultare alquanto superficiale.

Il futuro del mercato immobiliare

Non prima di settembre / ottobre 2021 sarà possibile avere veramente un disegno chiaro di quello che sarà il futuro del mercato immobiliare, un mercato che si muove in maniera non convenzionale e poco reattiva rispetto, ad esempio, a quello del consumo al dettaglio, tanto per menzionarne uno.

Vendere casa con un mutuo in corso

Come vendere casa con un mutuo in corso?

Cosa succede nel momento in cui stiamo pensando di vendere un appartamento sul quale c’è un mutuo in corso? Possiamo farlo?

Sì, vendere una casa con un muto in corso è assolutamente possibile.

Come? Al momento del rogito notarile, procederemo all’estinzione del mutuo e alla contestuale cancellazione dell’ipoteca come previsto dalla legge Bersani.

Vendere casa con un mutuo in corso: esempio

Facciamo un esempio: se avete ancora in corso 100.000 euro di mutuo residuo non dovrete estinguerlo prima di mettere in vendita casa.

Bisognerà semplicemente farlo presente all’acquirente (cosa che verificherà anche l’agente immobiliare, rivolgendosi a un professionista per ricevere le visure ipotecarie). Nel momento in cui andrete a fare l’atto notarile, i soldi relativi al mutuo residuo verranno girati direttamente dall’acquirente all’istituto finanziario con cui avete contatto il mutuo. Non è richiesto in nessun modo di estinguere il mutuo prima di aver fatto l’atto notarile, l’operazione può essere contestuale.

Quindi, supponiamo che stiamo per vendere una casa a 220.000 euro ed abbiamo ancora 100.000 euro di mutuo residuo. Cosa succede al momento dell’atto? Quei 100.000 euro verranno dati dall’acquirente (o girati direttamente dalla banca, nel momento in cui l’acquirente di casa vostra dovesse a sua volta prendere un mutuo) alla banca con cui voi avete contratto il mutuo anni prima. La cifra residua arriverà invece nelle mani del venditore.

Perciò se state pensando di vendere casa ma avete un mutuo in corso e pensate di non poterlo, con la più grande serenità potete mettere in vendita l’appartamento. Ora sapete che nel momento dell’atto parte della somma pattuita andrà all’istituto mutuante per estinguere il debito residuo

Valutazione di casa online: un esperimento

Ho fatto un esperimento mettendomi nei panni di un potenziale venditore: sono andato su 4 siti web diversi e ho chiesto la valutazione di un appartamento che ho appena venduto ad un prezzo figlio di pochissime proposte arrivate in tempo rapidissimo.

Si fa un gran parlare di Big Data e della capacità di riuscire ad analizzare tutti i dati raccolti tramite algoritmi per poterli analizzare e fornire un risultato, in questo caso specifico per ricevere la valutazione del valore di un appartamento. Quando si tratta di settore immobiliare, teniamo poi conto che ciascun sito ha i propri algoritmi.

Alcune caratteristiche dell’appartamento che ho inserito: Roma, quartiere africano; sesto piano; 75 mq; da ristrutturare. Sono poi state inserite ulteriori informazioni dettagliate, corrispondenti a quelle dell’appartamento che ho appena venduto.

  • Valutazione sito 1 (portale immobiliare di annunci). 280.000 euro
  • Valutazione sito 2 (portale immobiliare di annunci). 184.000 euro, con un oscillazione di prezzo compresa tra 154.000 e 214 .000 euro
  • Valutazione sito 3 (Prop-Tech: agenzia immobiliare). Tra 242.900 e 296.900 euro
  • Valutazione sito 4 (Istant Buyer, compra casa in nome e per conto del venditore). 350.000 euro, con un’oscillazione compresa tra 310 e 390 mila euro.

Spetta poi all’utente che ha inserito i dati indicare se ritiene che la valutazione ricevuta sia bassa, alta o adeguata.

Ma a quanto è stata venduta la casa? Non ve lo dirò oggi. Vi segnalo solo che il proprietario dell’appartamento che ha venduto con me avrebbe venduto – almeno 3 volte – ad un prezzo molto più basso mentre in un quarto caso avrebbe fatto molta fatica per venderla. Questo anche in base alle esperienze raccolte sul territorio.

Voglio lasciarvi il dubbio e soprattutto spingere un po’ sull’aspetto fondamentale: questi strumenti digitali sono sicuramente molto importanti e devono essere usati come punto di riferimento per farsi una prima idea.

Fortunatamente per gli agenti immobiliari, questi portali possono essere un punto di partenza anche per gli agenti immobiliari in un contesto di costruzioni così variegato complesso come quello italiano dove difficilmente abbiamo case tutte uguali, dove ci sono palazzi che hanno centinaia di anni di storia vicino a costruzioni modernissime.

Ad essere fondamentale sarà la capacità, l’esperienza e soprattutto l’interscambio avuto tra agenti immobiliari per raccogliere informazioni relative alla compravendita immobiliare.

Là sta l’esperienza per capire quali sono appartamenti da prendere come comparabili, per dare una valutazione che possa essere attendibile (naturalmente non è mai precisa al migliaio di euro ma può essere sicuramente indicativa) e una corretta collocazione nel mercato immobiliare.

Perche’ non riesco a vendere casa

Questo articolo è dedicato a tutti coloro che non riescono a concludere la vendita del proprio appartamento, che stanno gestendo da soli come privati. Magari avete messo un bell’annuncio in primo piano attraverso delle agenzie ma non state comunque ottenendo il risultato voluto.

5 ragioni per cui non riesci a vendere casa.

Scopriamo alcune possibili ragioni alle difficoltà incontrate nella vostra vendita:

  1. Siete fuori mercato / non c’è richiesta. La “non richiesta” è il caso più raro tra i due poiché colpisce solo alcune zone estremamente depresse dal punto di vista commerciale, magari per un abbattimento della situazione socio-lavorativa di quel contesto oppure dello spopolamento in corso. Molto più spesso si potrebbe semplicemente essere fuori mercato, ossia con una collocazione commerciale errata  a un prezzo completamente sbagliato.

  2. Siete emotivamente coinvolti. Visto che state vendendo da soli, la promozione commerciale è un aspetto molto importante che potrebbe coinvolgervi emotivamente, finendo per incidere in modo negativo durante gli appuntamenti. Purtroppo non è semplice gestire persone che entrano nella propria casa esprimendo talvolta delle obiezioni sul nostro appartamento, che abbiamo vissuto con amore e che rappresenta una fase importante della nostra vita. Non si tratta di un mero aspetto culturale: di fatto si può avere una grandissima preparazione ma avere un livello di coinvolgimento tale da non gestire correttamente le fasi degli appuntamenti.

  3. Non riuscite a gestire efficacemente l’agenda. Magari, a causa del vostro lavoro, potete rispondere ad e-mail e telefono solo in determinate fasce orarie. Con la velocità delle informazioni che oggi ci passano davanti qualcosa potrebbe sfuggirci e potrebbe capitare di perdere  delle opportunità.

  4. Non utilizzate gli adeguati strumenti di marketing. Non è semplice pubblicare un annuncio: alle spalle ci sono una storia, un’attività di promozione, un cartello che segnali la vendita. Magari stiamo sbagliando qualcosa nell’annuncio, magari stiamo dimenticando un valore fondamentale oppure stiamo dando risalto ad un elemento in maniera errata tanto da fuorviare alcuni potenziali clienti. Sono errori in cui si può incappare quando non si è abituati a gestire la vendita tutti i giorni sul campo.

  5. Non conosci la situazione dei tuoi competitor. Ossia la situazione di immobili simili al tuo per posizione e caratteristiche, che si trovano al momento sul mercato immobiliare.

Ti riconosci in uno di questi aspetti? Contattami, sarò felice di consigliarti su come risolvere alcune dinamiche sbagliate.

Agenzie immobiliari online

A qualche anno dall’ingresso nel mercato immobiliare, a che punto siamo? Da un’analisi rapida effettuata prendendo per riferimento i vari siti proprietari delle principali agenzie immobiliari online, il quadro che ne emerge è quello di una periferica incidenza delle stesse nel mercato, con poco più di 2000 immobili in vendita al 15 gennaio 2021 di cui oltre 1300 concentrati nelle prime due.

https://www.datawrapper.de/_/237jP/

UN MODELLO CHE NON E’ DESTINATO A CRESCERE?

Numeri che possono sembrare irrilevanti a fronte del parco immobili in vendita complessivamente nel paese, che superano abbondantemente il milione di unità, ma rappresentano comunque una realtà a cui parte dei venditori si sta rivolgendo (numeri così bassi fanno presumere siano reali e non “gonfiati”.

E numeri che comunque, uniti al dato di almeno due realtà similari a quelle elencate che hanno già chiuso i battenti pur avendo esordito in pompa magna, possono darci un’indicazione:

Il modello è un modello che può essere percorribile abbattendo fortemente molti costi di gestione, ma che avrà necessità di una rete di persone (agenti?) sul territorio, come ribadisce l’indirizzo delle prime due proptech di questa rapida indagine, ribadendo l’efficacia e l’efficienza delle capacità umane nell’attività negoziale nelle compravendite.

Ci sarà e si rafforzerà una quota di utenti interessata a usufruire dei servizi low cost di alcuni player, ma la lotta tra questi, partendo da costi molto bassa, finirà per agevolare l’accentramento della richiesta su una o due realtà al massimo, che grazie a numeri sufficienti potrà generare ricavi.

Agenzie immobiliari online

Se il modello vincente sarà quello che affiancherà le persone sul territorio, la realtà che potrebbe subire un’erosione perdendo affiliati è quella dei franchising, a cui potrebbero alcune proptech guardare con interesse per attingere a forza lavoro, da disporre sul territorio per sviluppare la forma “ibrida” che sembra quella più performante.

La partita è solo all’inizio.

Bentornato Consap

Grazie a un emendamento in commissione bilancio al senato viene soppressa la lettere A all’articolo 41-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito poi  , con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126 .

TORNA IL MUTUO AL 100% GRAZIE AL FONDO DI GARANZIA PRIMA CASA? SEMBRA PROPRIO DI SI’!

Per intenderci, quel semplice:

a) le parole: "con priorita'" sono sostituite dalla seguente:
"esclusivamente";

Che aveva così, con grande semplicità, semplicemente infilato in un cul de sac le varie pratiche destinate ad attingere al fondo di garanzia per la prima casa, visto che chi rientrava (ovvero l’ esclusivamente presente nella lettera del comma cancellato) nei parametri consap veniva tagliato fuori dagli istituti di credito, poco propensi a erogare mutui a persone contrattualizzate a tempo determinato, per esempio.

Quella lettera A di quel comma ha creato non pochi problemi a coloro che anche prima del 14 ottobre, data di entrata in vigore della legge, avevano intrapreso l’iter per usufruire del fondo.

Ora il decreto ristori passerà, probabilmente attraverso la fiducia di entrambe le camere, dovendo essere approvato entro il 27 dicembre.

Possiamo quindi essere fiduciosi che l’anno prossimo ci restituisca un importante strumento che permette di realizzare, fatte salve tutte le precauzioni di sorta, vedi i vari video sul tema che ho fatto sul canale youtube, l’acquisto di un immobile da parte di una fetta della popolazione altrimenti tagliata fuori, e nel particolare momento che stiamo vivendo questa è una notizia da accogliere positivamente.

Mettere casa in vendita durante il periodo di Natale

Ci sono pareri discordanti e qui ti scrivo quella che è esperienza personale e quelli che sono i miei consigli se stai  pensando di vendere in questo periodo, con una particolare attenzione al momento specifico che stiamo vivendo con

tutto quello che ne consegue. “Vendere casa durante le vacanze natalizie” è uno dei temi ricorrenti sul sul web e non solo In tantissimi, tra  agenti immobiliari ed esperti del settore si pronunciano  sulla convenienza o meno di mettere in vendita il proprio immobile durante le feste.

Non voglio creare suspense: per me è un netto sì!

Il motivo legato alla stretta attualità: il dpcm.

sarà un natale molto diverso, e molto più stanziale

il primo punto dei cinque che affronto è legato alla stretta attualità ed è inerente all’attuale dpcm, l’ultimo dei tanti con cui   abbiamo imparato a  convivere oramai da qualche tempo.

Questo in vigore prevede che, a differenza di quello che succedeva in regime di “normalità natalizia”, ci sarà molta più difficoltà negli spostamenti inerenti alle case d’origine,  dai propri familiari e agli spostamenti verso luoghi di vacanza o seconde case.

Impianti da sci chiusi, alberghi che  non potranno organizzare veglioni, cenoni e quant’altro. E’ facilissimo prevedere che quindi ci sia, a differenza degli altri anni,  un numero più alto di persone che rimarranno nelle proprie città, e molte di queste avranno l’immutata esigenza  di comprare casa. Unito a qualche giorno di ferie che magari ci sarà lo stesso, ci  sarà quindi più facilità a muoversi per poter visionare immobili e più tempo per valutare con i propri cari l’eventuale acquisto.

Ecco, questo non è un elemento da tenere in  secondo piano è forse l’elemento cardine su cui basarsi per scegliere di mettere  in vendita l’appartamento in questo periodo, sapendo che avremo comunque clienti presenti e motivati.

C’è quindi questa componente del tempo che si aggiunge alla motivazione oggettiva anche quest’anno rende ancora più appetibile mettere in vendita l’appartamento sotto le festività.

il futuro economico e finanziario

cosa succederà all’economia del paese nei prossimi mesi?

Altro elemento legato all’attualità è che oggi sfruttiamo ancora tutta una serie di ammortizzatori sociali e interventi che hanno cristallizzato la situazione di aziende e dipendenti, e per quanto un po’ più lentamente, le banche continuano ad erogare mutui, magari attendendo la fine della cassa integrazione per chi si è ritrovato a subirla prima di procedere alla stipula dell’atto.

Il futuro, a livello economico e finanziario è al momento una mera ipotesi, passibile di variazione visti i mille fattori che intervengono, che non si può escludere una flessione dei prezzi e una maggiore difficoltà all’accesso al credito.

Basterebbero queste “new entry” per doverti convincere che, se hai intenzione di vendere casa, conviene farlo ora.

i motivi “classici”

se dicembre ha sempre dato grandi soddisfazioni a chi ha messo in vendita casa in quel mese, ci sarà un motivo…

Restano poi tutti i motivi validi ogni anno:

Quello dell’atmosfera e dell’aria che si respira in una  casa presentata con un minimo di presentazione natalizia che aiuta e ben dispone (non parliamo di uno home staging natalizio che sarebbe un’operazione più complicata di cui magari si occuperà l’architetto Federica La Marra sul suo blog con la sua professionalità).

Ricorda però che  negli appuntamenti, ti assicuro, la componente psicologica non va mai scartata e si interseca con le altre  attività di compravendita.

Altro elemento da tenere in considerazione è il fatto che c’è sicuramente  meno concorrenza perché qualcuno sta  soprassedendo seguendo il luogo comune per cui non conviene vendere casa  sotto natale.

Numeri alla mano si contraddice questa credenza ma a te conviene si mantenga:

meno  concorrenza vuol dire più possibilità di  essere visti e visionabili e anche non essere vittima della maggiore immissione di immobili in vendita  che ci sarà da metà gennaio. Ricorda che di fatto la legge della domanda e dell’offerta vige sempre!

Altro  elemento è quello della qualità degli appuntamenti che si fanno perché,come capita durante le vacanze estive le vacanze estive , gli appuntamenti che si fanno sono comunque di maggiore qualità, le persone si muovono durante quel periodo comunque se hanno una motivazione forte e quindi sarà più facile evitare quello che possiamo definire il turista immobiliare.

Qui mi fermo con l’analisi ma spero di averti spiegato perché ora è il momento di mettere in vendita il tuo appartamento.

Credi anche tu sia un buon momento?

allora datti da fare!

Non vorrei sembrare inopportuno, ma di lavoro faccio l’agente immobiliare quindi, se vuoi farlo a Roma e provincia e vuoi vivere questa avventura meravigliosa con me ne sarò entusiasta, dovrai solo contattarmi a qualsiasi contatto di quelli presenti tu voglia.

E se ti va di essere aggiornato sulle novità del mercato immobiliare, iscriviti al mio canale youtube!

Proposta d’acquisto vincolata al mutuo

La proposta d’acquisto vincolata al mutuo è un’offerta caratterizzata da alcuni vincoli:

  • ha una condizione sospensiva, ovvero non è efficace fino al momento della sottoscrizione del contatto;
  • prevede che il cliente vada in banca ed effettui l’iter per ottenere un mutuo (presentando p.es. buste paga, modello unico e tutta la documentazione necessaria).

Proposta d’acquisto vincolata al mutuo


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In questo articolo tocchiamo una tematica con cui spesso i clienti si trovano a fare i conti, ossia la proposta d’acquisto subordinata al mutuo: che cosa è?

Lo scopo qual è? Avere la certezza che da parte dell’acquirente ci siano sia la capacità reddituale nonchè l’assenza di segnalazioni presso le centrali di rischio. Per questa ragione possiamo dire che si tratta del primo punto su cui focalizzarci quando siamo alla ricerca di un’abitazione.

Un acquirente potrebbe pensare di affrontare questo iter ancora prima di avere individuato l’appartamento dei suoi sogni. Perché? In questo modo avrebbe già sotto mano un documento ne attesti la pre-qualifica, così da poter evitare di porre un’eventuale condizione sospensiva sulla casa di proprio interesse.

Quando si è alla ricerca di una nuova casa, tutto il resto può venire in secondo piano. Questo a meno che non si prenda un mutuo al 100%: in questo particolare caso l’ottenimento del mutuo è legato direttamente al prezzo dell’abitazione che si vuole acquistare. Cosa significa? Che la proposta è legata al momento stesso in cui andiamo a fare l’atto. Questo comporta che, nell’ipotesi più sfortunata, l’acquirente potrebbe decidere di non voler più rogitare (per cause maggiori o meno) sino al giorno prima della sottoscrizione e procurando di certo delle difficoltà al venditore che nel frattempo potrebbe aver aspettato per mesi il giorno dell’atto.

Ad occuparsi della perizia per la pre-qualifica dell’abitazione – ossia alla verifica che ci siano tutti i presupposti poterla rogitare – saranno i vostri tecnici di fiducia oppure l’agenzia immobiliare a cui vi siete rivolti.

Le tempistiche: la verifica della capacità reddituale dell’acquirente e l’ottenimento dell’approvazione documentale dell’immobile richiede all’incirca un mese.

In un prossimo articolo affronteremo il tema dei vincoli che si instaurano quando si accetta una proposta d’acquisto subordinata al muto.

A presto!