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IA e Machine Learning, alleati o nemici del mercato immobiliare?

L’Intelligenza Artificiale è sempre più presente nelle nostre vite, ormai abbiamo in mano hardware (computer, cellulari e tablet) integrati con i sistemi più comuni di IA, come ChatGPT, Gemini o Copilot, la utilizziamo, a volte inconsapevolmente, per effettuare ricerche o per chiedere consigli e ottenere risposte. 

Questi sistemi di supporto stanno arrivando in modo, a volte prepotente, nelle attività di tutti i giorni e il mercato del Real Estate non fa eccezione.

Questa tecnologia innovativa sta trasformando il modo in cui si comprano, vendono e gestiscono gli immobili, apportando benefici a tutti gli attori coinvolti: acquirenti, venditori, agenti immobiliari e proprietari.

Si sente quindi parlare di foto ritoccate con i sistemi di IA, di chat automatizzate per la vendita o per fornire informazioni e di tecnologie che permettono di migliorare e ottimizzare le transazioni immobiliari rendendo l’esperienza per il cliente sempre più soddisfacente.

Ma concretamente di cosa parliamo?

L’intelligenza artificiale nel settore immobiliare

Gli algoritmi e la potenza di calcolo in grado di elaborare e processare dati e informazioni quasi in tempo reale, che sono alla base dell’Intelligenza Artificiale, consentono di analizzare grandi quantità di dati e di informazioni studiando i trend e effettuando previsioni sugli andamenti dei mercati.

E’ considerata la tecnologia del momento e la più grande innovazione tecnologica degli ultimi tempi, probabilmente dall’invenzione di “Internet”, ed è subito diventata un elemento centrale intorno a cui investitori, tech company, i giganti del web e digital company stanno compiendo grossi investimenti.

Ma tutto questo come può essere applicato al mercato immobiliare nel quale lavoriamo?

Come l’IA viene già utilizzata nel mercato immobiliare:

  • Ricerca e suggerimenti personalizzati: i portali immobiliari utilizzano algoritmi di IA per analizzare le ricerche degli utenti e suggerire automaticamente proprietà simili a quelle in valutazione in base alle preferenze, al budget e alla posizione indicata. Questo rende più facile e veloce per gli acquirenti trovare la casa dei loro sogni.

    Essendo però la disponibilità immobiliare di una singola città, o di un singolo quartiere, estremamente varia, la stima immobiliare che viene fornita da questi sistemi di IA, per quanto affidabile in molti casi, non può essere precisa come quella di un agente immobiliare di fiducia che conosce bene le necessità del cliente e non solo “i numeri”.
  • Valutazione automatica degli immobili: l’IA analizzando grandi quantità di dati di mercato, e le caratteristiche di una proprietà, può stimarne il valore in modo rapido e abbastanza preciso.

    Questa caratteristica rende l’IA uno strumento prezioso per gli agenti immobiliari, in quanto fornisce una base oggettiva per le trattative.
  • Chatbot e assistenti virtuali: i chatbot, basati sull’IA, hanno fatto grandi passi avanti dalla loro nascita, e si prevede che saranno in futuro in gradi di rispondere alle domande degli utenti sui siti web immobiliari e sulle piattaforme di messaggistica, fornendo informazioni 24/7 e supportando i potenziali acquirenti nelle fasi iniziali della ricerca.

    Al momento sono in grado di fornire informazioni standardizzate legate a quanto presente nei database a cui sono collegati, demandando agli agenti immobiliari le risposte alle domande più complesse.
  • Virtual tour e realtà aumentata: Il potere dell’IA generativa viene sfruttato per creare tour virtuali immersivi delle proprietà immobiliari disponibili, permettendo agli acquirenti di esplorare le case da remoto e a distanza.

    Il potere generativo di questi sistemi può anche supportare l’agente immobiliare nella creazione degli annunci immobiliari, altra caratteristica del nostro lavoro che spesso porta via tempo, aiutandolo a creare descrizione più complete e inequivocabili (attività che a volte qualche collega sfrutta per non fornire tutte le informazioni al cliente.. ).

Sviluppi futuri dell’IA nel mercato immobiliare:

  • Previsioni di mercato: L’Intelligenza Artificiale può essere utilizzata per analizzare dati storici e tendenze attuali per prevedere i futuri movimenti del mercato immobiliare. L’analisi di questi grandi dataset può aiutare gli investitori del settore, sia piccoli che grandi, a prendere decisioni informate su quando è il momento di comprare o vendere una proprietà.

    Questo tipo di informazioni è quello che, una realtà di agenti immobiliari come Immobili MLS ha sempre a disposizione grazie alla piattaforma dove vengono condivisi tutti gli immobili delle agenzie immobiliari aderenti, che è in grado di elaborare stime e fornire dati in base alla reali trattative in corso.
  • Finanziamento immobiliare automatizzato: Una delle prime applicazioni è stata proprio nel settore della richiesta di mutuo di un potenziale acquirente. Elaborando grandi quantità di dati i sistemi di IA sono in grado di fornire una consulenza veloce e precisa sulle offerte possibili.

    In futuro si pensa che potranno inoltre approvare i prestiti in modo più rapido e preciso rispetto ai metodi tradizionali elaborando i dati forniti incrociati con quelli presente nelle banche dati.
    Questo potrà rendere il processo di acquisto di una casa più efficiente e accessibile.
  • Creazione di case intelligenti: Ormai i sistemi di domotica sono presenti nelle nostre case, spesso azionati da comandi vocali e routine impartite tramite sistemi con Alexa o Google Assistant.

    L’IA può essere integrata nelle case intelligenti per automatizzare le attività domestiche, come il controllo delle luci, del clima e degli elettrodomestici.
  • Sviluppo di nuovi modelli di business: L’utilizzo di sistemi di IA può facilitare l’emergere di nuovi modelli di business nel settore immobiliare, come piattaforme di sharing immobiliare o servizi di gestione immobiliare personalizzati.

L’impatto dell’IA sul mercato immobiliare è destinato a crescere nei prossimi anni. Man mano che la tecnologia si sviluppa, possiamo aspettarci di vedere applicazioni ancora più innovative che trasformeranno il modo in cui viviamo, lavoriamo e investiamo negli immobili.

IA e Mercato Immobiliare: compagni di viaggio o nemici giurati?

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mercato immobiliare, è innegabile, offrendo nuove opportunità e migliorando l’esperienza di tutti gli attori coinvolti, siano essi i clienti acquirenti o i venditori.

Intorno a questo argomento se ne sentono di ogni, fino a pensare che questa tecnologia arriverà a soppiantare l’intervento umano a favore di quello della macchina, ridimensionando il ruolo chiave dell’agente immobiliare durante una compravendita.

In questo, come in altri settori, l’IA creerà senza dubbio un valore aggiunto solo ed esclusivamente se integrata nelle competenze del professionista, che non verrà sostituito dalla tecnologia, ma che dovrà essere in grado di utilizzarla in modo corretto velocizzando le operazioni di routine con l’ottica di fornire un servizio sempre migliore al cliente.

Vendere casa a Roma (i consigli dell’intelligenza artificiale).

Hai mai chiesto a Chat GPT come “Vendere casa a Roma“? Beh, io c’ho provato e questo è il risultato e non mi sembra molto specifico:

“Se stai cercando di vendere una casa a Roma, ci sono alcune cose che puoi fare per ottimizzare il tuo annuncio e aumentare le possibilità di trovare un acquirente.

Innanzitutto, è importante che il tuo annuncio sia ben scritto e facile da leggere.

Usa un linguaggio chiaro e conciso, e descrivi accuratamente le caratteristiche della tua casa, come il numero di stanze, il tipo di riscaldamento, la presenza di un giardino o di una terrazza.

Inoltre, è fondamentale che il tuo annuncio sia ben visibile online.

Per questo motivo, è importante che il tuo annuncio sia ottimizzato per i motori di ricerca, in modo che possa essere facilmente trovato da chi cerca case in vendita a Roma.

Per fare ciò, puoi utilizzare le parole chiave appropriate nei titoli e nei testi dell’annuncio, e assicurarti di inserire anche il nome del quartiere o della zona in cui si trova la tua casa.

Come aumentare la visibilità dell’annuncio?

Un altro modo per aumentare la visibilità del tuo annuncio è quello di utilizzare le immagini.

Le foto di alta qualità possono fare la differenza, quindi assicurati di scattare fotografie dettagliate della tua casa, sia dell’interno che dell’esterno.

Tips Mio: Quando scatti le foto di casa usa la griglia della macchinetta o del telefono per far si che siano dritte. Pulisci, ordina e “spersonalizza” il più possibile gli ambienti, il compratore deve sentirsi a casa sua (non a casa tua). Fai le foto di giorno e fai, con attenzione, entrare la luce, per valorizzare la stanza senza rendere le foto sovraesposte. Non sai come fare? Rivolgiti ad un professionista dell’Home Staging, come l’Arch. Federica La Marra, che potrà consigliarti al meglio, suggerirti e supportarti nella vendita del tuo immobile.

Inoltre, è utile includere una mappa della zona in cui si trova la tua casa, in modo che gli acquirenti possano vedere facilmente dove si trova.

Infine, non dimenticare di inserire il tuo contatto nell’annuncio, in modo che gli acquirenti possano facilmente mettersi in contatto con te per richiedere ulteriori informazioni o fissare un appuntamento per vedere la casa.

Seguendo questi consigli, potrai creare un annuncio di vendita della tua casa a Roma che sia ben ottimizzato per i motori di ricerca e che attiri l’attenzione degli acquirenti. Con un po’ di pazienza e impegno, potrai vendere la tua casa in poco tempo.”

Conclusione: Come vendere casa a Roma?

Cosa ne pensi dei consigli di Chat GPT sull’argomento? Pensi siano consigli utili? Scrivimi nei commenti o contattami sul mio canale youtube per parlarne

Proposta d’acquisto vs Preliminare di Vendita: Quale Usare e Quando?

Nel mondo affascinante dell’immobiliare, ci sono molte fasi e documenti che delineano il percorso verso la realizzazione di un affare di successo, ed essere un agente immobiliare significa destreggiarsi tra contratti e documenti.

Tra questi ce ne sono 2 che spesso creano confusione: la proposta d’acquisto e il preliminare di vendita.

Sebbene entrambi siano fondamentali nel processo di acquisto o vendita di una proprietà, è importante comprendere le loro differenze e il momento in cui vengono utilizzati.

La Proposta di Acquisto: Il Primo Passo Verso la Meta

  • Cos’è: Un atto unilaterale con cui il potenziale acquirente manifesta il proprio interesse all’acquisto di un immobile ad un determinato prezzo.
  • Quando usarla: In fase iniziale, per esprimere un interesse concreto e vincolare solo l’acquirente.
  • Contenuto: Deve specificare i dati identificativi di acquirente e venditore, l’immobile oggetto di compravendita, il prezzo proposto, eventuali termini e condizioni sospensive (ad esempio, l’ottenimento del mutuo).
  • Vantaggi: Per l’acquirente, la possibilità di “bloccare” l’immobile in attesa di ulteriori verifiche o di stipulare il preliminare. Per il venditore, la dimostrazione di un interesse concreto da parte di un acquirente.

La Proposta di Acquisto quindi è di solito utilizzata nelle prime fasi della trattativa, quando l’acquirente desidera bloccare la proprietà e negoziare i dettagli dell’acquisto con il venditore.

È importante notare che la Proposta di Acquisto non è legalmente vincolante per entrambe le parti e può essere revocata o modificata fino a quando non viene accettata dal venditore.

Preliminare di vendita (compromesso): L’Impegno Legale Verso la Conclusione dell’Affare

  • Cos’è: Un contratto bilaterale che obbliga entrambe le parti (acquirente e venditore) all’acquisto e alla vendita dell’immobile alle condizioni stabilite.
  • Quando usarla: Una volta che l’interesse all’acquisto è reciproco e si desidera vincolare entrambe le parti in modo definitivo, in attesa del rogito notarile.
  • Contenuto: Deve contenere tutti gli elementi essenziali della compravendita, tra cui i dati delle parti, l’immobile, il prezzo, i termini di pagamento, la data del rogito, eventuali clausole sospensive o risolutive.
  • Vantaggi: Offre maggiore sicurezza ad entrambe le parti, vincolandole all’obbligo di comprare/vendere. Apre la strada al rogito notarile.

Il Preliminare di Vendita, al contrario, è quindi un documento legalmente vincolante che formalizza l’accordo tra acquirente e venditore per la compravendita di una proprietà.

Una volta firmato da entrambe le parti, il Preliminare di Vendita crea un impegno legale per completare la transazione.

Generalmente è preceduto da una fase di negoziazione in cui vengono stabilite le condizioni dell’accordo, ed è redatto da un notaio o un avvocato per garantire la sua validità legale.

Differenze:

La differenza principale tra la Proposta di Acquisto e il Preliminare di Vendita risiede nella loro natura giuridica e nei loro effetti legali. Mentre la Proposta di Acquisto è un’offerta preliminare che può essere revocata o modificata, il Preliminare di Vendita è un contratto vincolante che crea un impegno legale per entrambe le parti. In sostanza, la Proposta di Acquisto è il primo passo verso la conclusione dell’affare, mentre il Preliminare di Vendita è il documento che formalizza e regola l’accordo definitivo.

In sintesi:

AspettoProposta d’acquistoPreliminare di vendita
VincoloUnilaterale (solo acquirente)Bilaterale (entrambi)
Valore giuridicoImpegno informaleContratto valido
ContenutoMeno dettagliatoPiù dettagliato e completo
FinalitàEsprimere interesseVincolare le parti
Fase del processoInizialeAvanzata
Differenze tra Proposta d’acquisto e Preliminare di vendita

Scegliere quale utilizzare dipende dalla fase del processo di compravendita e dall’esigenza di vincolare o meno le parti.

Consiglio:

Per una maggiore sicurezza e per tutelare i propri interessi, è sempre consigliabile rivolgersi ad un professionista come un agente immobiliare o un notaio, che saprà consigliare lo strumento più adatto in base alla specifica situazione.

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Casa a Prima Vista: Dietro le Quinte e Realtà del Mercato Immobiliare Italiano

Ciao, sono Massimo Onofri e ti do il benvenuto sul mio Blog. Sono un agente immobiliare, e in questo blog e sul mio canale youtube parlo spesso di tematiche immobiliari.

Questa volta voglio parlare di qualcosa che è un po più leggero ed è esattamente quel format televisivo che sta andando molto di moda, quel reality che si chiama Casa a Prima Vista, un format di successo che porta un’immagine positiva ogni tanto, e meno male per gli agenti immobiliari!

È un contest che sembra piacere effettivamente molto ed ha molto seguito, si basa sostanzialmente sulle richieste di alcuni potenziali acquirenti che si rivolgono agli agenti immobiliari, esponendo la loro ricerca.

A questo punto, gli agenti immobiliari, si occupano della ricerca dell’immobile attraverso un portale vanno a selezionare quella che pensano che possa essere l’opportunità migliore per il cliente.

Lo accompagnano in visita presso l’immobile, con tutta la presentazione e lo stile di uno show televisivo ( giustamente).

Al termine della puntata, e dopo attente riflessioni, il cliente sceglie l’appartamento che preferisce e il vincitore della puntata è l’agente immobiliare che ha selezionato quell’appartamento per loro.

È tutto molto bello, mi piace molto ed è effettivamente molto interessante, ma è proprio così che funziona nella vita reale?

Quel reality è effettivamente autentico?

In parte si, in parte no, e la parte che non è autentica è probabilmente quella che piace di più a voi.

Cerco di spiegare meglio cosa intendo per “parte che non è autentica”.

Gli agenti immobiliari sono effettivamente dei colleghi, sono agenti immobiliari a tutti gli effetti. Mostrano degli appartamenti che sono realmente in vendita (il più delle volte) e l’acquirente seleziona quello che preferisce dei tre.

L’agente immobiliare viene premiato e non c’è nessun obbligo di acquistare quell’appartamento nello specifico.

Però effettivamente il format è molto interessante, si segue con molta attenzione ed è molto bello però..

La parte che non è assolutamente attendibile, rispetto a quello che succede nella realtà, è la parte della ricerca.

Casa a prima vista: Come funziona la realtà?

Ne programma voi vedete i solerti agenti immobiliari mettersi su un portale (sponsor del programma) e andare a procacciare l’appartamento cercando tra le varie offerte del portale stesso.

Questo sarebbe molto bello laddove ci fosse veramente quella realtà MLS, di cui spesso parlo e di cui faccio parte insieme ad altri colleghi (ancora troppo pochi in Italia) che è quel contenitore unico dove tutti gli agenti immobiliari mettono gli immobili e l’acquirente può scegliere quello che preferisce vedendolo con l’agente immobiliare che preferisce.

Perché tutti questi immobili sono condivisi in questo enorme contenitore, dove vengono condivisi gli incarichi, e tutti gli acquirenti possono visionare questi appartamenti con l’agente immobiliare che preferiscono.

La realtà è molto più dura perché se voi veramente doveste scegliere un agente immobiliare e chiedergli questo incarico di ricerca avrebbe una serie di ostacoli.

Innanzitutto andare a confrontarsi con altri colleghi, i quali il più delle volte non accetterebbero di collaborare con lui e quindi di portare questi clienti senza avere un compenso provvigionale.

E qua si apre tutta una serie di tematiche che di fatto rendono praticamente molto farraginoso il sistema nella realtà.

In quel programma televisivo, di fatto, hanno disponibilità a far vedere questi appartamenti e, laddove si chiudesse realmente un accordo, c’è l’agenzia che presenta effettivamente l’immobile, che non è sempre quella dell’agente che lo sta mostrando fisicamente in quel momento.

Ma dove sta la differenza con la realtà?

La parte bella che ci entusiasma è questo rapporto personale, fatto di consulenza con il cliente.

Ecco purtroppo questa parte è quella meno corrispondente con la realtà, perché purtroppo, anche gli agenti immobiliari che vedete nel programma, potrebbero proporvi solo quei pochi appartamenti di cui dispongono che non è detto che sia l’appartamento più in linea con le vostre richieste…

Diverso sarebbe se potessero avere così tanta disponibilità e un ampio raggio di opportunità.

Ma attenzione! Se fosse veramente solo quello il lavoro sarebbe un lavoro fattibile anche dal punto di vista del privato.

In realtà, la consulenza immobiliare, significa capire le esigenze e quello un aspetto molto interessante, che è reale e che fa parte del lavoro dell’agente immobiliare.

Ma per farlo al meglio, bisognerebbe avere la possibilità di disporre di un mercato molto più ampio, cosa che in realtà non succede.

Ma cosa può fare l’acquirente per trovare la casa migliore per lui?

Se vi piace così tanto il format, dovete darci una mano, quindi aiutare le agenzie a collaborare sempre di più.

Perché effettivamente quel format, che oggi è un programma televisivo molto gradevole, ma molto lontano dalla realtà operativa, possa diventare qualcosa di reale e addirittura voi possiate scegliere prima l’agente immobiliare, quello con cui vi trovate meglio, e poi andare a cercare con lui l’appartamento giusto per voi!

Del resto, il mercato è così sbilanciato, che difficilmente trovate pubblicità dirette a chi sta cercando casa. Trovate molto spesso comunicazioni rivolte ai venditori.

Questo perché è un mercato ancora molto spostato sull’immobile che rende estremamente difficile creare, nella realtà, un sistema similare a quello che vedete in tv, o viceversa a quello che succede in piccole realtà come quella di cui faccio parte.

Immobili MLS a livello nazionale, MLS a Roma e provincia, in cui con una serie di agenti immobiliari condividiamo tutto il portafoglio e diamo la possibilità ai clienti che ci scelgono di poter visionare tutti gli appartamenti che abbiamo insieme.

Come gruppo, più agenzie siamo a far parte di questo meccanismo, migliore è il servizio che possiamo offrirvi.

In conclusione

Quindi, se vi piace il format televisivo e se volete viverlo voi stessi, il passaggio migliore è andare a rivolgersi ad un’agenzia che lavora in MLS e spingere qualsiasi agenzia con cui entrate in contatto a far parte di un MLS, perché possiate così scegliervi un consulente e con questo andare a comprare la casa migliore per voi.

Spero che sia stato chiaro, è un discorso un po più frivolo rispetto a quelli che affronto di solito, ma è curioso perché veramente mi destava molta, molta impressione vedere quanto hype suscita questo format.

Effettivamente, l’aspetto più interessante è che è tutto spostato sull’acquirente, con un sistema molto simile a quello che noi, in Immobili MLS, portiamo avanti da tanti anni e molti, anche qualcuno tra i protagonisti del format televisivo, in realtà non aiuta a rendere possibile in maniera più diffusa.

Se arrivato fino a qui hai scoperto che avresti preferito ascoltare il video invece che leggere il contenuto, non ti resta che iscriverti subito al mio canale youtube!

Quali domande fare ad un agente immobiliare per capire se collabora

In questo articolo ti riporto alcune delle domande importanti che un venditore di casa deve fare al proprio agente immobiliare per capire se lavora veramente in collaborazione con altri agenti.

Quanti altri agenti immobiliari sono coinvolti nella vendita?

Forse una delle domande fondamentali da fare!

E’ importante chiedere all’agente quanti altri agenti immobiliari sono coinvolti nella vendita della propria casa.

Se l’agente immobiliare scelto, o la sua agenzia immobiliare, lavora da solo, ciò potrebbe significare che non dispone della rete di contatti e delle risorse necessarie per promuovere efficacemente l’immobile sul mercato.

Scegliere un agente che lavora in collaborazione con un team di agenti e agenzie, potrebbe indicare che dispone di una maggiore esperienza e di una rete più ampia per promuovere la propria casa.

Con quale frequenza collabori con gli altri agenti immobiliari?

Conseguente alla precedente la risposta a questa domanda potrebbe aiutarti a capire se le collaborazioni sono saltuarie o costanti.

Se il proprio agente lavora di frequente con gli altri agenti, questo potrebbe indicare che è ben conosciuto e rispettato all’interno della comunità immobiliare, il che potrebbe aumentare le possibilità di vendita dell’immobile perchè i colleghi condivideranno volentieri l’incarico proposto da un collega stimato.

D’altra parte, se il proprio agente non lavora di frequente con gli altri agenti, ciò potrebbe indicare che non dispone di una rete di contatti adeguata e che potrebbe non essere apprezzato nella comunità e in grado di promuovere efficacemente il tuo immobile sul mercato.

Sei membro di un’associazione professionale?

Infine, è importante chiedere al proprio agente se è membro di un’associazione professionale la confederazione reti mls Italiaimmobilimls, un’organizzazione che rappresenta gli interessi degli agenti immobiliari e che offre loro formazione continua e supporto per migliorare le loro competenze e conoscenze.

Essere membro di questa associazione potrebbe indicare che l’agente scelto è serio e professionale nella propria attività.

In conclusione

Chiedere al proprio agente se collabora con altri agenti immobiliari è un modo importante per capire se è ben connesso alla comunità immobiliare e se dispone delle risorse necessarie per promuovere efficacemente la propria casa sul mercato.

Fare queste domande può aiutarti a scegliere l’agente giusto per la tua situazione e aumentare le possibilità di vendita della propria casa.

La cattiva reputazione degli agenti immobiliari in Italia

Gli agenti immobiliari in Italia hanno una reputazione generalmente negativa, con molti italiani che li vedono come truffatori o imbroglioni.

Quali sono le ragione della pessima fama degli agenti immobiliari?

Innanzitutto, la concorrenza nel settore immobiliare in Italia è molto elevata, con un gran numero di agenti immobiliari che lavorano per attirare clienti.

Questo può portare alcuni agenti a ricorrere a pratiche poco etiche per ottenere un vantaggio sui loro concorrenti.

Ad esempio, alcuni potrebbero cercare di gonfiare il prezzo di una proprietà per ottenere una commissione più alta, mentre altri potrebbero nascondere informazioni importanti ai loro clienti per fare una vendita più facile.

Il settore immobiliare in Italia è spesso oggetto di truffe e frodi

Alcuni agenti immobiliari potrebbero approfittare della disattenzione, se non della disperazione, di un potenziale acquirente che cerca una casa per truffarlo.

Il metodo più comune è quello di far pagare un deposito per una proprietà che non esiste o che è già stata venduta.

Queste truffe, chiaramente, non danneggiano solo i singoli individui che ne sono vittime, ma anche la reputazione del settore immobiliare in generale.

Gli italiani hanno una tradizione di diffidenza nei confronti degli agenti immobiliari

Questo potrebbe essere dovuto al fatto che il mercato immobiliare in Italia è stato instabile in passato, con molti cambiamenti di proprietà e fluttuazioni dei prezzi.

La cultura italiana, inoltre, è fortemente legata alla proprietà della casa, quindi vendere o acquistare una proprietà può essere visto come una decisione molto importante ed emotiva.

Da questo punto di vista, molti italiani, sono diffidenti nei confronti di chi li aiuta e supporta in questo processo di transizione della loro vita.

In poche parole

Gli agenti immobiliari in Italia, ahimè, non godono di buona reputazione a causa di pratiche poco etiche, truffe e frodi nel settore, e per una tradizione di diffidenza nei loro confronti.

Sebbene ci siano sicuramente agenti immobiliari onesti e professionali in Italia, la reputazione del settore nel suo complesso è stata danneggiata da coloro che non lo sono.

La speranza che avvenga un cambiamento, è legata alla possibilità che proliferi la cultura mls, ovvero reti di collaborazione tra agenzie immobiliari, tra gli agenti e tra i clienti.

Cosa è l’MLS nel settore immobiliare?

Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento dell’utilizzo delle reti di collaborazione tra agenti immobiliari.

Questo modello, che prevede la creazione di un gruppo di colleghi che collaborano per promuovere e vendere immobili, può offrire vantaggi significativi, come una maggiore visibilità delle proprietà e la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio.

Tuttavia, ci sono anche alcuni problemi che possono sorgere in questo tipo di collaborazione.

Uno dei principali problemi è che gli agenti immobiliari coinvolti potrebbero non essere disposti a condividere tutte le loro proprietà con il gruppo.

Potrebbero scegliere di condividere solo quelle che ritengono meno vendibili, sperando di ottenere almeno qualche interesse.

Questo può creare una situazione in cui la rete, e le agenzie immobiliari che la compongono, non dispongono di una gamma completa di proprietà da offrire ai potenziali acquirenti.

Portando ad una conseguente mancanza di trasparenza nella vendita delle proprietà, poiché gli agenti potrebbero non essere del tutto onesti sullo stato delle proprietà che stanno condividendo.

Come risolvere quindi questi problemi di collaborazione tra agenti immobiliari?

Per risolvere questi problemi, è importante che gli agenti immobiliari coinvolti nella collaborazione si impegnino a condividere tutte le loro proprietà con il gruppo.

In questo modo, sarà possibile offrire ai potenziali acquirenti una gamma completa di opzioni e garantire che gli interessati siano pienamente informati sullo stato delle proprietà in vendita.

E’ quindi fondamentale che i membri del gruppo di collaborazione lavorino insieme per stabilire regole chiare e trasparenti per la vendita delle proprietà.

Questo aiuterà a garantire che tutti gli agenti immobiliari coinvolti operino in modo equo e trasparente, offrendo ai potenziali acquirenti la massima trasparenza possibile.

E’ quindi utile aderire ad una rete di collaborazione come MLS?

In conclusione, le reti di collaborazione tra agenti immobiliari possono offrire molti vantaggi, ma è importante che gli agenti coinvolti condividano tutte le loro proprietà e lavorino insieme per stabilire regole chiare e trasparenti per la vendita delle proprietà.

In questo modo, sarà possibile offrire ai potenziali acquirenti una gamma completa di opzioni e garantire che gli interessati siano pienamente informati sullo stato delle proprietà in vendita.

Perchè conviene scegliere un’agenzia immobiliare che collabora

Quando stai cercando una nuova casa, il processo può sembrare scoraggiante.

Devi trovare il quartiere giusto.. la casa giusta.. negoziare un accordo.. C’è molto da destreggiarsi!

Ecco dove, un agente immobiliare preparato e collaborativo, può tornare utile. Ma non tutti gli agenti sono uguali.

Chi è e cosa fa un Agente Immobiliare collaborativo?

Un Agente Immobiliare che collabora è un professionista del settore “casa” che mette le tue esigenze al primo posto, vuole assicurarsi che tu sia soddisfatto del tuo acquisto e non guarda solo al profitto.

Un Agente Immobiliare collaborativo lavorerà con te come tuo partner, non è solo qualcuno che sta cercando di venderti una casa.

Ti aiuterà a trovare la casa giusta e ti guiderà attraverso l’intero processo, dalla ricerca del finanziamento alla chiusura della vendita.

Sarà lì per te anche dopo la vendita, aiutandoti con tutto ciò di cui potrai avere bisogno, perchè l’acquisto di una casa non si conclude sempre con il “rogito“.

Scegliere quindi un’agenzia immobiliare collaborativa vale la pena perché ti aiuterà con tutte le tue esigenze immobiliari, impegnandosi a fornire un servizio di qualità e ad supportarti in tutte le tue esigenze per raggiungere gli obiettivi che desideri.

Ti forniranno informazioni, risorse e supporto durante il processo di acquisto o di vendita.

Perché la collaborazione è importante nel settore immobiliare

Quando si vende o si acquista una casa, avere un professionista immobiliare esperto al proprio fianco è “banalmente” fondamentale.

Tuttavia, lavorare con un solo agente può essere limitante, territorio di azione limitato, portfolio clienti/acquirenti ristretto alla sola agenzia, immobili disponibili selezionabili solo in quelli per cui ha ricevuto il mandato, ecc ecc…

Ma scegliendo un’agenzia immobiliare che collabora, ottieni il meglio di entrambi i mondi: l’esperienza di un agente locale unita alla portata nazionale di un gruppo che lavora in sinergia.

Sono molte le ragioni per considerare di collaborare con più di un agente immobiliare quando si acquista o si vende casa.

Provo ad elencare gli elementi fondamentali:

  • Cerchi Casa: lavorando con più agenti, avrai accesso a più proprietà tra cui scegliere;
  • Vendi Casa: Hai più potenziali acquirenti, perchè ogni agente immobiliare può gestire un numero, per quanto ampio, limitato di utenti;
  • Gli agenti, nel loro gruppo, possono condividere competenze e contatti, il che può aiutare a semplificare il processo e far vendere o acquistare la tua casa più velocemente;
  • L’utilizzo delle competenze di due o più agenti ti aiuta a proteggerti nel caso qualcosa “vada storto”.

Come riconoscere quindi un’agenzia immobiliare che collabora veramente dalle altre agenzie?

Quando si sceglie un’agenzia immobiliare collaborativa, è importante considerare alcuni fattori:

  1. L’agenzia ha una buona reputazione ed è nota per lavorare bene con altre agenzie, forse banale ma non scontato.. ;
  2. L’agenzia dispone di un sistema consolidato per lavorare con altre agenzie immobiliari. Questo sistema include una serie di procedure per la condivisione delle informazioni, come l’elenco dei dati, le suddivisioni delle commissioni e le informazioni di contatto;
  3. E’ fondamentale scegliere un’agenzia immobiliare che risponda alle tue esigenze e richieste, se ti limiti ad un agenzia sola potresti avere problemi con l’agente immobiliare che ti segue. Se cerchi in un gruppo puoi scegliere l’agente immobiliare che più ti soddisfa (Io ovviamente 🙂 );
  4. E’ importante assicurarsi che l’agenzia scelta sia in possesso dell’abilitazione professionale.

Cosa cercare in un’agenzia immobiliare collaborativa:

Un agente collaborativo è qualcuno che mette le tue esigenze al primo posto e vuole assicurarsi che tu sia soddisfatto del tuo acquisto, e non solo lui della sua provvigione.

I vantaggi della collaborazione tra agenzie immobiliare include: un migliore servizio clienti, materiali di marketing più dettagliati, personale dedicato per gestire le esigenze e accesso a offerte speciali e sconti.

Quando scegli un agente immobiliare quindi, cercane uno validato da IMMOBILI MLS.

CONCLUSIONI

Scegliere un’agenzia immobiliare che collabora (veramente) vale la pena per diversi motivi, ti consente di condividere le risorse e assicurarti che entrambe le parti ottengano il miglior servizio possibile.

In secondo luogo, le reti hanno spesso politiche etiche più rigorose rispetto alle tradizionali agenzie immobiliari, il che significa che è più probabile che trattino i clienti in modo equo ed etico.

Quanto costa NON rivolgersi a un agente Immobiliare

Quanto costa non rivolgersi a un agenzia immobiliare che collabora? Oggi andiamo contro la convinzione comune e le grosse  campagne secondo cui si guadagni molto non rivolgendosi ad un agenzia immobiliare per comprare e vendere casa.

In realtà, è comprovato che non rivolgersi a un agente immobiliare possa comportare uno spostamento rilevante del prezzo rispetto al valore di mercato. Un discostamento che è spesso maggiore della provvigione che vi chiederebbe l’agente (di solito tra il 2 e il 4% del prezzo dell’immobile).

Quanto costa NON rivolgersi a un agente Immobiliare

Vi pare una buona cosa sia che siate un venditore, sia che siate un acquirente? Se c’è una persona che sta vendendo l’immobile al 10% i meno del valore di mercato (quindi sta perdendo denaro) c’è un acquirente che lo acquisterà ad un prezzo decisamente favorevole.  Ma siete sicuri di avere le capacità tecniche e negoziali di calcolare quanto sia la percentuale di perdita/guadagno che state mettendo in gioco? Siete sicuri di averci guadagnato?

E quando vi rivolgete a un unico agente immobiliare che non collaborara, siete invece sicuri che questo non stia concordando un prezzo nel proprio interesse (la chiusura della trattativa) o per favorire l’acquirente?

Che certezza vi dà rivolgervi invece a un agente immobiliare che collabora?

Ci troviamo di fronte a un agente immobiliare che cura il venditore e un agente immobiliare che cura l’acquirente: questo impianto di collaborazione garantisce equità nel tipo di gestione della trattativa (oltre ad aver messo in campo tutte le capacità negoziali nel confronto del venditore e dell’acquirente scelti).

Credo che questa sia un distinzione molto importante da tenere presente: tendiamo a pensare che avremo maggior guadagno scegliendo di non rivolgerci a chi fa della negoziazione, e della trattativa, il suo lavoro di tutti i giorni. Di chi fa delle relazioni, conoscenze e un rapporto fiduciario con gran parte della clientela il suo forte.

Basta andare a vedere in giro su internet per trovare testimonianze di personaggi di spicco del mondo immobiliare (non agenti ma  professionisti afferenti al settore con abilità diverse) che vi confermeranno quanto sto dicendo: parleranno di variazioni percentuali a volte importanti. È un approccio da amanti del gioco d’azzardo che qualcuno può probabilmente prendere in considerazione, ma raramente porta vantaggi in un campo come quello della compravendita immobiliare.

Pressapochismo e agenti immobiliari

Parliamo oggi della percezione dell’agente immobiliare nel nostro Paese.

Se è vero che spesso all’estero la figura dell’agente immobiliare viene vista come di successo, preparata e professionale… dobbiamo constatare che al momento, in Italia, ne abbiamo una percezione assai differente.

Un esempio?
Carlo verdone agente immobiliare

https://www.youtube.com/watch?v=WXrj5olj0Tw

Vero è che la nostra figura deve essere a conoscenza di tantissimi elementi, ma il pressapochismo e la superficialità contraddistinguono una parte della nostra categoria. I discorsi (e alcune risposte) spesso restano generali, caratterizzati da “pressapoco” e “circa”: i metri quadrati, le spese di condominio, il tipo di riscaldamento, il tetto, la presenza di lavori straordinari…

Ciò non favorisce la scelta, da parte degli utenti, di rivolgersi a un agente immobiliare.

Pressapochismo e agenti immobiliari

Pressapochismo e agenti immobiliari: qual è il mio consiglio?

Non voglio scomodare Socrate con il suo “so di non sapere” e la  “docta ignorantia” , ma Fidatevi di chi a volte dice “non lo so” perché questa è oggi la realtà del mercato immobiliare italiano. Non sempre si possono avere tutte le informazioni necessarie: per tempistiche di immissione sul mercato, per amministratori un po’ reticenti a dare informazioni, per tempi burocratici da parte degli uffici comunali e non solo. È molto meglio rispondere serenamente “non lo so” ed informarsi nel momento in cui è possibile per dare informazione esatte al cliente che essere pressapochisti. Così come è corretto che ognuno faccia il proprio lavoro e che quindi l’agente immobiliare si interfacci con tecnici e professionisti deputati a fornire informazioni ed obbligati a rispondere dei dati forniti. L’aspetto fondamentale dell’agente immobiliare è invece il lato negoziale e di revisione delle informazioni raccolte.

Iniziamo quindi a selezionare i nuovi agenti immobiliari anche in base alla capacità di dire un “non lo so” piuttosto che sostituire, con pressapochismo, la risposta che potrebbe arrivare (certa e precisa) da un tecnico preposto alla verifica degli aspetti legali o strutturali

Agente Immobiliare, un lavoro che non esiste piu’

Sarei curioso di sapere cosa risponderebbero i colleghi alla domanda: cosa fa un agente immobiliare?

Credo che uscirebbero risposte il più delle volte anacronistiche, con palesi invasioni di campo in professionalità altrui, alla disperata ricerca di un riconoscimento sociale che andasse oltre i luoghi comuni del “tizio in giacca e cravatta che guadagna tanto per aprire le porte”.

Agente Immobiliare, un lavoro che non esiste piu’

L’attenzione al prodotto, anziché al servizio, evidenziata in un interessantissimo articolo di Stefano Lopes Pegna che trovate su linkedin, ha perennemente rinviato il momento in cui decidere una volta per tutte cosa siamo.

Le stesse associazioni di categoria sembrano percorrere la strada del “parallelismo professionale” con altri attori del settore come notai, architetti, geometri, come se ci fosse necessità di trasformarci in “notaietti” o “certificatori”, cosa che in realtà non ci compete e che soprattutto il mercato (vedi il sondaggio di ideaRE 2017; a proposito, ma perché nessuno dei player ha ritenuto valido studiare il mercato utilizzando un sondaggio gratuitamente fruibile e con campione da far invidia alle migliori società demoscopiche? ) non vuole e non ci riconosce?

Tra tecnologie che avanzano e troppo spesso sottovalutiamo, e imminente ingresso di nuove professionalità nel settore dell’intermediazione che potrebbero seguire alla caduta dell’incompatibilità, la sfida è importante, e il risultato a favore degli agenti immobiliari tutt’altro che scontato.

Cercare di comprendere quale sia il valore aggiunto che un agente immobiliare può dare in una compravendita e puntare su quello nella comunicazione è l’imperativo che dovremmo avere tutti per cercare di ritagliarci uno spazio nel futuro dell’intermediazione.

Personalmente credo che tornare a focalizzare quell’aspetto negoziale e commerciale a volte così vituperato da alcuni “guru” del settore sia la strada da seguire, laddove i semplici controlli e prequalifiche sull’immobile siano il minimo sindacale che la clientela si aspetta (fatti inoltre da chi è preposto a farli); E da questo cercare di costruire un unicum non replicabile da nessun altro.

Una strada che indiscutibilmente passa tramite la via della collaborazione tra agenti immobiliari, unico modo di far esplodere in maniera esponenziale le doti empatiche, negoziali e commerciali dei singoli.

Basterebbe (si fa per dire) seguire alcuni semplici precetti, che potrebbero portare alla creazione di un vero e proprio enorme “studio associato diffuso“:

sinergia: tra colleghi e altre professionalità, in cui ognuno abbia il proprio ruolo che permetta di gestire una rete di relazioni così fitta da essere impenetrabile da attori improvvisati e non etici.

Trasparenza e univocità: perseguire la strada della comunicazione chiara e incontrovertibile, in cui andare anche oltre le larghe maglie che la legislazione ci concede e darci una modalità di lavoro che preveda che le fasi di trasferimento dei pagamenti, perfezionamento dei contratti e corresponsione delle provvigioni siano delineateavendo sempre a mente la tutela di tutte le parti interessate (oggi alcune condizioni sospensive, domani magari superate blockchain e nuove tecnologie in automazione), e che sia condivisa da tutti gli agenti immobiliari.

Umiltà: La certezza che la sopravvivenza e la prosperità professionale del singolo siano legate interdipendemente a quelle del gruppo. Ancora una volta scomodo Covey per ricordare che ” Quello dell’interdipendenza è un concetto molto più maturo, più avanzato (rispetto a quello dell’indipendenza – ndr). Se io sono fisicamente interdipendente, sono autosufficiente e capace, ma mi rendo conto che voi ed io lavorando insieme possiamo realizzare molto più di quanto io, anche con il massimo impegno, posso fare da solo. Se sono emotivamente interdipendente, ricavo senso del mio valore da me stesso, ma riconosco anche il mio bisogno d’amore, di dare e di ricevere amore dagli altri. Se sono intellettualmente interdipendente, mi rendo conto dell’utilità che i pensieri di altre persone vengano ad aggiungersi al mio.

Naturalmente tutto questo permetterebbe di coltivare quell’intelligenza creativa ed emotiva che sarà il requisito principale della nostra e di tante altre professioni da qui a brevissimo, e per applicarlo e svilupparlo, ancora una volta, secondo me è necessario portare avanti con convinzione quel concetto straordinario chiamato RETE.

per scoprire qualcosa di più sulle nuove competenze previste per competere nel mercato del lavoro nel futuro prossimo consiglio questo articolo e anche questo!